Io Speriamo che me la cavo...
Questo il tema del camposcuola 2004 organizzato dalla Parrocchia S.Giacomo della Marca dal 18 al 25 luglio a San Lorenzo di Vallegrascia.
Un tema profetico, è il caso di dirlo vista l'avventura vissuta dai 30 ragazzi e dal parroco Don Alfonso Rosati.

Un camposcuola perfetto sotto ogni punto di vista fino a sabato sera; un tempo stupendo che ha permesso di vivere a pieno quest'esperienza, con tanto di uno spettacolare falò l'ultimo giorno.
All'1:30 di domenica il preludio di ciò che da lì a poco sarebbe accaduto.
Rumore di scrosci d'acqua sempre in crescendo provenienti dalla vallata; un boato e l'arrivo dell'acqua vera e propria sulla piccola frazione di Montemonaco.
"Siamo riusciti appena in tempo ad accorgerci di ciò che stava accadendo, senza prevedere la tragicità dell'evento, ci dice Don Alfonso e siamo corsi subito in refettorio continuando la nostra attività del campo.

Finito siamo saliti sulle camere senza non poche difficoltà, vista la grande quantità di acqua che cadeva.
Una volta lì, sorpresa: nonostante i recenti lavori di sistemazione pioveva dentro le camere.
I ragazzi impauriti per i boati dei tuoni, per l'intermittenza di black-out, per le infiltrazioni, hanno mostrato una grande responsabilità e capacità di autocontrollo, facendo si che la paura non degenerasse in scene di panico, grazie anche all'esperienza dello staff organizzativo.
Alle prime luci dell'alba si è presentato ai miei occhi uno spettacolo desolante: frane, smottamenti, vere e proprie voragini, mezzi bloccati (abbiamo dato ospitalità ad un camionista), mezzi nostri impatanati tanto da dover essere trainati per tirali fuori.
Inoltre le porte esterne e il refettorio bloccati dal fango e dai detriti.

Per evitare preoccupazioni sia dei ragazzi che dei genitori che proprio domenica dovevano riportarli a casa, si è optato per lasciarli in camera e provvedere immediatamente a ripristinare l'agibilità della struttura.
All'arrivo dei genitori accompagnati dai mezzi di soccorso, non essendoci le condizioni di sicurezza, visto il numero delle persone (oltre 100) e il persistere delle brutte condizioni metereologiche, si è optato di fuggire immediatamente dalla zona e concludere il campo in un posto più sicuro."

Un camposcuola movimentato, che è stato nelle ultime 12 ore una vera e propria esercitazione di Protezione Civile, e una vera e propria esperienza di vita.
Io speriamo che me la cavo...
E i ragazzi se la sono cavata alla grande.