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A proposito di antenne…

Monteprandone | Il comune di Monteprandone ha approvato ad unanimità un regolamento che disciplina l’istallazione e l’esercizio di stazioni base per telefonia mobile Intervista al delegato all’ambiente Pacifico Malavolta

di Paride Travaglini

Mentre in questi giorni e nelle scorse settimane è forte polemica in diversi comuni fra amministrazione e cittadini  per l’istallazione di antenne di telefonia mobile, il Comune di Monteprandone  con il delegato all’ambiente Pacifico Malavolta, fa prevenzione e cammina controcorrente,  e può essere preso come esempio per  aver approvato recentemente in consiglio un regolamento comunale innovativo che disciplina l’istallazione e l’esercizio di stazioni base per telefonia mobile e per la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
 
Consigliere, recentemente è stato approvato in consiglio comunale questo regolamento che disciplina un po’ l’istallazione e l’esercizio di stazioni base per telefonia mobile…
 
“Si, è stato approvato questo regolamento per le onde elettromagnetiche con il consenso unanime di tutto il Consiglio Comunale. Forse nel panorama italiano e locale siamo all’avanguardia perché  in altri comuni si leggono di attriti tra maggioranza e opposizione per quanto riguarda questo tema. Noi siamo riusciti a trovare l’unanimità perché siamo dell’idea che un regolamento non è un atto di maggioranza ma di tutto il consiglio e quindi bisogna cercare sempre l’unanimità.  Provo una grande soddisfazione sia per  la convergenza dei consiglieri di centro sinistra sia e  soprattutto di quelli di centro destra. È da riconoscere la  loro l’onestà intellettuale perchè di fronte alle esigenza principale della salute dei cittadini e di fronte ad un regolamento che cerca di soddisfare queste esigenza, non si sono sottratti e non si sono posti dietro a degli sbarramenti solamente di principio e hanno condiviso il lavoro della maggioranza.  Ci siamo riusciti perché  abbiamo realizzato un regolamento innovativo partendo dal presupposto che la  legislazione nazionale è abbastanza elastica e permissiva e fissa solo dei limiti di emissione( la legge quadro n. 36 del 22/02/01 e il suo decreto attuativo del 2003,)  e avendo una legislazione regionale resa abbastanza sterile da una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale laddove fissava delle distanze minime di rispetto…”
 
Cosa prevede il regolamento ?
 
Il regolamento non vieta ai Gestori della telefonia mobile di installare le antenne nel nostro territorio, ma stabilisce, però, dei criteri da seguire, in ordine di priorità, per la localizzazione delle nuove antenne, allo scopo di escludere, il più possibile, le zone abitate e le zone in cui si svolge in maniera assidua l'attività umana.
Ad esempio, l'art. 4 del regolamento stabilisce che le nuove antenne debbano essere installate in maniera prioritaria, prima nelle zone agricole, poi nelle zone industriali a bassa occupazione, e poi nelle zone di rispetto cimiteriale e, solo se queste localizzazioni non sono tecnicamente compatibili, le antenne si possono installare nelle altre zone del territorio con i seguenti divieti:
1) il divieto di installazione su ospedali, case di cura, chiese, scuole, asili nido, parchi pubblici e parchi gioco;
2) il divieto di installazione all'interno delle aree sensibili se vengono superati i valori di emissione previsti dagli obiettivi di qualità del decreto attuativo.
Le aeree sensibili sono aree di particolare densità abitativa e quelle aree in cui, comunque, l'attività umana persiste per oltre quattro ore al giorno.
Vorrei, altresì, sottolineare, altri punti qualificanti di questo regolamento:
1) viene imposto ai Gestori di presentare al Comune il piano annuale o pluriennale delle installazioni da effettuare; questi programmi verranno poi esaminati da una commissione tecnica alla quale parteciperà, tra l'altro, anche l'ARPAM.
2) II regolamento va a normare non solo gli impianti fissi ma anche gli impianti mobili; questa puntualizzazione è importante perché so che altri regolamenti comunali sono stati aggirati dai gestori con l'installazione di impianti mobili, non previsti da questi regolamenti.
 
Qual’ è la cosa più innovativa?
 
Sicuramente la norma con la quale vengono fissati dei limiti in altezza e cioè:
- gli impianti localizzati all'interno delle aree sensibili, devono essere posizionati ad un'altezza non inferiore a dieci metri dal piano di calpestio dell'ultimo piano abitato dell'edifìcio più alto nel raggio di duecento metri.
 
Le difficoltà più grosse incontrate nella stesura del regolamento?
 
Si trattava da una parte di dare una risposta alle legittime preoccupazioni dei cittadini di fronte al proliferare dei ripetitori per telefonia mobile, ripetitori che suscitano, oserei dire anche solo a guardarli, forti timori riguardo alla salute umana, timori che la Scienza e la Ricerca non sono stati ancora in grado di confermare o confutare, e si trattava, dall'altra parte, di rispettare il legittimo diritto dei Gestori della telefonia mobile a installare le antenne necessario ad assicurare il segnale agli innumerevoli cellulari che tutti noi  possediamo  e  usiamo;  forse,  è  un  mio  parere  personale,  usiamo eccessivamente.
Secondo me, con questo regolamento, siamo riusciti nell'intento di difendere i legittimi interessi sia dei Cittadini che dei Gestori; cioè, diamo ai Gestori la possibilità di installare le antenne, ma, allo stesso tempo, abbiamo messo diversi paletti e vincoli che dovrebbero portare le antenne più lontano possibile dalle zone di residenza e lavoro dei nostri cittadini…
 

28/07/2005





        
  



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