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"Il pesce , i pescivendoli, le pescherie". Un libro che farà testo.

San Benedetto del Tronto | A cura del Prof.Gabriele Cavezzi per l'Istituto di Ricerca delle Fonti per la Storia della Civiltà Marinara Picena dei San Benedetto.

di Carmine Rozzi

Presso la "Casa del pescatore" ed alla presenza degli Assessori Lorenzetti e Felicetti è stato presentato il libro "Il pesce, i pescivendoli e le pescherie" . Un opera fondamentale per chi vuole ripercorrere la storia di queste tre componenti basilari della nostra civiltà e tradizione marinara. Scritto dal Prof. Gabriele Cavezzi a cura dell'Istituto di Ricerca delle Fonti per la Storia della Civiltà Marinara Picena di San Benedetto del Tronto che tante benemerenze ha acquisito in Italia e all'estero. Molti i collaboratori, tutti eccellenti. Per i testi, tra gli altri, basti per tutti ricordare nomi come Ugo Marinangeli, Giuseppe Merlini, Alberto Silvestro, Laura Ciotti.

Per le ricerche emerografiche l'impareggiabile Pino Perotti. Per le elaborazioni grafiche e fotografiche, tra gli altri, Umberto Candiani e Dino Palma. Stampato in modo impeccabile dalla tipolitografia "Graftitalia" con una copertina pergamentata sulla quale fa spicco la tintura ad olio raffigurante la donna del pescatore oltre Tronto, la "trendarole" che si avvia alla vendita della "muccigna". Come teneva a sottolinerae l'Assessore Lorenzetti quest'opera è stata fortemente voluta, oltre che da lui, dall'Amministrazione perchè si avvertiva la mancanza di una testimonianza storica sulle origini, le evoluzioni, le vicissitudini dell'arte marinara, cosa ha rappresentato in passato per la sopravvivenza economica della nostra città e cosa rappresenta oggi a distanza di tanti secoli.

Proseguendo nella presentazione lo stesso autore, il Prof. Cavezzi, riassumeva a grandi tratti i punti fondamentali del libro. Innanzitutto far parlare la storia. Ovvero come si legge nella premessa , privilegiando i documenti scritti o stampa, reperiti nei diversi archivi, riportati integralmente impiegando il carattere corsivo, con le loro incongruenze lessicali, l'uso incoerente delle maiuscole e così via. Scarni i commenti dei redattori, preferendo affidare al linguaggio dell'epoca il valore di testimonianza.

Ed ecco allora che si parte dall'anno 1030 con un editto nel quale Uberto, vescovo di Fermo, dona alla Chiesa fermana il castello di Sculcula (situato nell'attuale territorio di San Benedetto tra il Ragnola ed il Tronto) "... cum littore maris et cum piscationibus". Per arrivare all'anno 1736 in Fermo dove viene fatta una “Stima del pesce” ad opera del Monsignor Ill.mo, e Reverendissimo Angelo Locatelli Martorelli Orsini. “ Unitamente colli Signori deputati di essa Città, e approvata dai Signori deputati eletti per parte dei Padroni delle Barche Pescareccie del Porto” .

La stima si divide in “Pesce nobile” ; merluzzi, teste grosse, roscioli, pesce san pietro. Pesce ordinario ; passere, zanchette, sardellina ecc. Pesce inferiore ; testoline, seppie, mugnetti, braccole. Infine, dopo un salto di tre secoli e 270 pagine , all'anno 2004 , dove per riferirsi ai provvedimenti adottati nell'ultimo quadriennio, il Prof.Ugo Marinangeli, in un articolo apparso sul mensile “Flash” dal titolo “Migliorano le strutture portuali e mercantili”, ricorda come il primo problema presentatosi al nuovo assessore alla Atttività Produttive e quindi al Mercato ittico all'ingrosso sia stato quello realtivo alla distribuzione dell'acqua e dell'energia elettrica, i cui impianti erano ormai fatiscenti.

Nella nota conclusiva, si fa rilevare come “...lo studio ha rivelato l'affermazione di San Benedetto il cui processo di crescita è iniziato prepotentemente nel XVIII secolo, sino a raggiungere apici nazionali nel XIX, accompagnato da costanti attenzioni da parte degli amministratori di ogni periodo...” E non vi è dubbio che la tradizione continua se solo si va a spulciare la cronologia degli interventi effettuati dall'attuale assessorato alle attività produttive. dal 2002 al 2006 si registrano ben 12 interventi tesi a migliorare ed incrementare la zona portuale e le infrastrutture annesse. Dall'inaugurazione della nuova asta (2002) all'acquisto di un moderno impianto di lavaggio del cassettame e sterilizzazione del cassettame caldo (2004).

 Dal completamento dell'impianto antincendio del porto peschereccio (2005) per arrivare alla costruzione di una sala climatizzata all'entrata del mercato ittico (già finanziata per 100mila euro (2006).

28/07/2005





        
  



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