Un paese da salvare
San Benedetto del Tronto | La perfida criminalità dei piromani, l'ingordigia insaziabile della speculazione, l'egoismo senza limiti, l'odio e il ribrezzo per la cultura, la disaffezione al bello , l'amoralità diffusa , troppe sono le gravi malattie che debilitano il nostro paese.
di Gaetano Rinaldi*
C'è qualcosa di grave , di profondo, che mina, sin dalle fondamenta, la solidità della nostra struttura sociale.
Non è possibile, infatti, che in un paese normale si presentino , nello stesso momento e contemporaneamente in tute le sue zone, tanti criminali , che gioiscano nel distruggere l'anima e l'immagine dei luoghi dove hanno visto la luce , nell'annientare il fascino del paesaggio , che godano per la morte di poveri esseri indifesi.
Se ciò accade ci deve essere per forza un qualcosa di veramente grave che ha annientato tutti i sistemi di relazione , ha fatto crescere l'odio per tutto e per tutti , ha portato tanti essere umani ( ma possono essere ancora considerati tali ?) a desiderare la distruzione di tutto.
Ma, chiediamo, non è forse la stessa malattia che spinge gli speculatori ad aggredire con perfida ingordigia i posti più belli del paese , a violare i luoghi più preziosi , a violentare i paesaggi più incantevoli , a distruggere le vestigia della memoria dei nostri avi ?
Non è forse la stessa insana malattia che spinge tanti nostri concittadini a considerare il sacro suolo della nostra patria come un'enorme pattumiera , abbandonando nei campi coltivati i rifiuti velenosi e pericolosi per la salute , nelle strade cittadine l'immondizia più puzzolente , nelle spiagge più incantevoli e nei boschi fiabeschi bottiglie di plastica, pneumatici , cartacce e tutto quanto è possibile ?
Non è forse la stessa malattia che tende a far privilegiare solo e sempre l'interesse privato , il proprio egoistico tornaconto, che ci induce solo e sempre a fare ciò che ci fa più comodo ( utilizzare l'auto anche per recarsi nei luoghi più intimi delle città, danneggiare e sporcare i giardini pubblici, calpestare le aiuole fiorite , rompere le panchine, insozzare le mura comprese quelle degli edifici e dei monumenti più preziosi ) ?
Se tutto quanto sopra elencato , è vero , come è vero, bisogna prenderne atto .
Bisogna finalmente cercare di comprendere perché tutto ciò accade, prima che sia troppo tardi ( e forse già lo è) , prima che si verifichi un altro 8 settembre purificatore .
Bisogna che questa analisi venga fatta , prioritariamente , dalla cosiddetta " classe dirigente ".
Se si concorda , infatti, con la verità profonda del detto popolare che " il pesce puzza dalla testa ",
allora bisogna convenire che quest'ultima deve per prima guardarsi allo specchio per vedere l'essenza vera della propria immagine, per scoprire le proprie colpe e assumersi le proprie responsabilità.
Deve, quindi,, fornire un esempio forte alla popolazione guidata, modificando sostanzialmente il proprio comportamento , rinunziando da subito ai tanti e sovente vergognosi privilegi , quelli che colpiscono l'immaginazione popolare , inducendo ad un atteggiamento di sostanziale amoralità, quello condensato nella storica frase " Francia o Spagna purchè se magna "..
La cosiddetta " classe dirigente " deve rinunziare alle troppe scandalose prebende , che hanno ormai determinato una situazione di estrema disparità tra chi troppo ha e chi non ha niente.
Forse, partendo da questo sacrificio iniziale, dando l'esempio, potrà avviarsi finalmente un processo di rigenerazione morale del paese .
E le risorse , le intelligenze, potranno finalmente essere utilizzate , non solo ed esclusivamente per aumentare la ricchezza privata ,come avviene ora , bensì per far crescere il benessere collettivo.
*Presidente della Sezione di Italia Nostra
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28/07/2007
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