FestivalLiszt: lastro nascente Balatoni brilla nella notte di Grottammare
Grottammare | Lanteprima del FestivalLiszt decreta da subito il suo successo in una serata dai mille colori dove musica classica, gastronomia locale e lamicizia tra Italia e Ungheria si uniscono in un mix vincente. Balatoni ha letteralmente incantato il pubblico.
di Stefania Serino
il pianista Peter Balatoni
Si è esibito nella antica Chiesa di Santa Lucia di Grottammare il pianista Peter Balatoni, giovane astro nascente della musica classica di provenienza ungherese ma dal sapore cosmopolita come piaceva al grande compositore Franz Liszt il quale era solito raccontare attraverso la musica i suoi viaggi in giro per il mondo dove l'Italia ha giocato un ruolo fondamentale, lasciando ai postumi delle composizioni simili a vere e proprie cartoline di viaggio.
Domenica 27 luglio si è aperta dunque la VI edizione del FestivaLiszt la quale ha decretato già un discreto successo a giudicare dai numeri che parlano di una forte affluenza del pubblico, ma anche dalla qualità dello stesso pubblico: la esibizione di Peter Balatoni, tralasciando l'immancabile fascino della location, si è svolta in un religioso (è il caso di dirlo) silenzio, rotto tra un brano ed un altro da vogorosi applausi accolti dal giovane artista con grande commozione ed umiltà, emozioni che il popolo ungherese ha da sempre comunicato.
L'anteprima del festival si è svolta a partire dal tardo pomeriggio dove nella splendida cornice delle Logge situate nel paese alto di Grottammare si è tenuta la conferenza stampa dove il primo ad intervenire è stato il Sindaco di Grottammare Luigi Merli, il quale ha dimostrato forte apprezzamento per un festival così importante e tanto vicino a lui in quanto nato in concomitanza con l'inizio del suo primo precendente mandato.
Senz'altro dall'elevato stile letterario, è stato intervento dell'assessore alla cultura di Grottammare Enrico Piergallini, il quale innanzitutto ha rimarcato come Grottammare, a differenza di altri comuni italiani, ha saputo proporre un evento culturale che fonda le basi in un fatto storico che appartinene alla stessa città, ovvero la visita di Liszt nel 1868. Prendendo poi spunto da una citazione tratta da Enry James Piergallini ha aggiunto: "il visitatore europeo, venendo in Italia ha la percezione di ciò che è stato; l'Italia è la figlia più raffinata della storia.." rimarcando il valore storico che questa manifestazione porta con sé, continuando a fare la storia nel futuro per coloro che verranno.
A dare lustro maggiore alla manifestazione è stata altresì la presenza nonché l'intervento dell'assessore alla cultura della Provincia di Ascoli Piceno, Olimpia Gobbi, la quale ha ricordato che in quanto a qualità e quantità di manifestazioni ed iniziative culturali, il Sole 24 Ore nel 2007 ha inserito la provincia di Ascoli Piceno al primo posto rispetto alle altre provincie marchigiane ed al 17° posto in tutta Italia.
Ma il festival è anche un modo per confermare l'amicizia tra due paesi da sempre vicini storicamente e culturalmente come l'Italia e l'Ungheria, come ricorda lo storico d'arte Daniel Poc: " intorno al 1487-88 Ancona si dichiarò parte del regno di Ungheria la quale accettò orgogliosamente."
A ricordare in modo egregio Franz Liszt è stato poi il rappresentante della illustre Accademia di Ungheria Janos Herczog, giunto a Grottammare per l'occasione, il quale ha dato senz'altro nuovi spunti per interpretare l'arte di un compositore che, come ha confermato Tiziana Capocasa, coordinatrice della conferenza e addetta stampa, "non finisce mai di stupire": "in Liszt dominano due anime che corrispondono a due correnti di uno stesso movimento culturale: il romanticismo francese ed il romanticismo tedesco. Egli fece due lunghi viaggi in Italia dove se nel primo a predominare è stato l'animo francese (più antagonista e rivale rispetto alla cultura italiana), nel secondo, dove Liszt fece visita anche a Grottammare, prevalse senz'altro il fervore tedesco, figlio di Goethe e dei padri del romanticismo tedesco, e ciò si traduce in composizioni di alto livello empatico che Liszt ci ha regalato".
Non poteva mancare poi il saluto di Rita Virgili, presidente della Fondazione Gioventù Musicale Italiana, fondata nel lontano 1952, che si è occupata in toto dell'organizzazione del festival.
La conferenza è terminata con un momento di degustazione dei vini della cantina Carminucci accompagnata da assaggi della gastronomia locale, il tutto deliziato dalla vista mozzafiato che è possibile ammirare dalle Logge.
Alle 21,30 come da calendario è iniziato il concerto dove ad esibirsi è stato Peter Bataloni, donando al pubblico un'interpretazione accattivante e suggestiva, considerato uno degli interpreti più autentici della musica Lisztiana.
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28/07/2008
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