Una folta delegazione di dirigenti ed amministratori dei partiti e movimenti che hanno votato l'Unione di Centro di Casini nella provincia di Ascoli Piceno (oltre 50 persone) sono state ricevute a Roma dai vertici del Gruppo parlamentare della Camera dei Deputati. Ad accoglierli nella sala De Gasperi di Monte Citorio c'erano l'On.Ciccanti (che ha organizzato la visita) e gli onorevoli Casini (capogruppo), Pezzotta (Presidente della Costituente di Centro) e Buttiglione (vice Presidente della Camera).

L'incontro è stato utilissimo. Persone come Francesco Viscione, Giuseppe Torquati, Domenico Fanini, Gino Vallesi, Renato Tosti Guerra, Rolando De Cesaris, Cristina Calvaresi e tanti giovani presenti nel gruppo, hanno potuto ascoltare e interloquire con gli esponenti nazionali per capire meglio lo scenario politico nazionale e il nuovo corso politico dei centristi.

L'udc sarà parte dell'Unione di Centro, è stato ribadito. Il gruppo parlamentare non è dell'udc ma dell'Unione di Centro. Questo dato politico che scaturisce dal voto nelle ultime elezioni politiche, è parallelo a quello del PDL e del PD. Solo che il PD è stato già realizzato, mentre il PDL e l'Unione di Centro si stanno realizzando. Che significa in termini concreti? Poco e tanto a seconda dei punti di vista.

Il primo significato è che il vecchio udc era parte della Casa della Libertà, una formazione politica di centrodestra, l'Unione di centro (l'acronimo è sempre udc) invece è 'centro' e basta e non più parte organica di una parte, nè di destra nè di sinistra. Nel futuro dovranno essere PDL e PD, se rimarranno in vita così come oggi si presentano, a dire se vogliono confluire verso il centro.

Per quanto riguarda le alleanze l'Unione di Centro valuterà il tasso di centrismo delle varie formazioni politiche in gioco e farà quindi alleanze al centro, come è successo già in Sicilia con Lombardo che è stato preferito a Miccichè del PDL. "Non ci sono più pregiudiziali di schieramento, soprattutto a livello locale!", ha detto Casini. La convinzione dei centristi è che in questi 15 anni di governi di destra e di sinistra, che hanno diviso ed egemonizzato l'elettorato di centro e del ceto medio, hanno dimostrato tutta la loro impotenza a risolvere i problemi strutturali del Paese, pertanto è tempo che detto elettorato torni a ricomporsi su una forza centrista che mira ad essere sempre più identitaria.

La sfida è dura, ma per questo anche più interessante per chi ha un'idea e un progetto di vita e di società da spendere. La delegazione ascolana ha assistitito inoltre dalle tribune ad una parte dei lavori parlamentari (approvazione del bilancio della Camera) ed ha visitato tutta Montecitorio potendone apprezzare tutte le bellezze artistiche, architettoniche e storiche. E' stata una gita politico-culturale molto interessante e significativa per giovani e meno giovani.