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Furti nelle case. La situazione non è sostenibile

Ascoli Piceno | I cittadini disponibili scendono in via e raccontano le proprie storie

di Federico Biondi

La situazione in Via Perugia e nei suoi dintorni è molto grave. Dieci le famiglie che sono state vittime di furti nell’ultimo periodo, cinque delle quali in un brevissimo periodo di tempo. I ladri operano nelle ore notturne e sembra quasi che non si possa fare nulla per impedire questi furti.
 
“la situazione è molto grave – dice Cola Roberto titolare del Bar Perugia – cinque clienti del mio bar hanno subito dei furti mentre dormivano – e aggiunge – i furti non avvengono con cadenza regolare, ma abbiamo comunque constatato che i ladri agiscono sempre nei giorni feriali”.
 
La cosa che impaurisce maggiormente gli abitanti di via Perugina è quella di ritrovarsi degli sconosciuti dentro casa senza rendersene conto, e di non sapere come reagire.
 
C’è anche chi  per l’occasione racconta di altri furti, o di tentati furti che un parente ha subito in altre parti della città come nel caso del Signor Luigi Raducchi pensionato. Lo stesso fa un elenco delle abitazione che hanno subito un furto. “Io non lo so – dice Luigi Radicchi – i carabinieri hanno detto che a fare i furti era un drogato di quarantacinque anni, ma sicuramente lo hanno detto per calmare le acque. Io penso che è una banda organizzata – conclude – sono terrorizzato”.
 
Gli abitanti della zona vivono nel timore che qualcuno possa introdursi dentro la propria casa. In un palazzo ogni sporgenza sembra essere una “scala” per i malviventi. 
 
La tabaccaia della zona spiega che da lei ormai non le conta più le volte che sono entrati i ladri dentro al negozio per fargli un furto. Spiega che bisogna essere accorti ma, “La vigilanza dovrebbe passare la notte e spesso – dice Milena Canala la Tabaccaia – con il caldo, le finestre sono aperte e il ladro salisce per la finestra. Dicono che sono una banda di… albanesi, ma non li possono prendere”.
 
“I ladri sono delle persone abili e nell’ambito sono conosciuti. Ogni anno si ripetono le stesse rapine. Primo secondo  o piano, per loro non fa differenza e soprattutto non hanno paura di niente” dice il Signor Dante Capannelli. Lo stesso spiega che la forza pubblica si deve attivare, in poche parole darsi da fare per aiutare la povera gente. Due le misure da prendere per Capannelli, “quando li prendono fargli pagare tutto quello che hanno fatto, e quando li prendiamo noi, speriamo di no, di dargli una bella lezione”.
 
I cittadini vogliono giustizia. Alcuni si chiedono dov’è il tanto famoso poliziotto di quartiere. Non si vede un agente di giorno, figuriamoci di notte. Cosa mai può fare un persona che si accorge di avere dei ladri in casa e per giunta di notte? Poco o niente.
 
“Può capitare a tutti – il Signor Franco Panichi - anche se li prendono, il giorno dopo stanno fuori”.
 
La storia della bomboletta narcotica è vera o è il sonno che è pesante? “Qualcosa di vero forse c’è – afferma Domenico Marozzi – noi non siamo abituati a furti di questa entità e frequenza. Ci colgono impreparati”. Troppi scippi, furti, droga, “Ascoli da tempo ha perso la nomina di città tranquilla, da almeno un paio di anni a questa parte. È una terra di conquista. Le forze dell’ordine avevano cominciato bene con i poliziotti di quartiere, ma poi…”
 
C’è chi la prende alla larga, “Qui non passano ne Vigili ne pattuglie della Polizia. Ti dirò di più, ho fatto millequattrocento chilometri in autostrada, non ho incontrato neanche una pattuglia della Polizia Stradale – dice Luigi Stipa – Ascoli, per quanto riguarda la delinquenza in generale, rientra ancora nella norma se confrontata con le grandi città come Roma, Milano. Io lascio ancora la portiera della macchina aperta. Per me sono degli acchiappa galline”.

29/07/2004





        
  



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