Martinelli e i suoi alleati.
San Benedetto del Tronto | Il sindaco parla della situazione politica e dei bisogni della città.
di Giovanni Desideri
"Buon senso" e "ragionevolezza" sono parole che piacciono al sindaco Martinelli. Anzi, si direbbe che le utilizzi in funzione apotropaica, nella speranza che i suoi alleati siano così ragionevoli da permettergli di portare avanti il suo programma: "signori, giudizio, per carità", per volgere al caso le parole del Figaro rossiniano (Barbiere, I, 19. Il Conte d'Almaviva non dava poi ascolto a Figaro, chissà al sindaco i suoi alleati).
Si dice persona molto riflessiva. Ha il vezzo di parlare di sé in terza persona ("il sindaco ha il dovere di", "il sindaco ritiene opportuno che"). Non mostra tracce di apprensione, tanto grande è la fiducia che ripone nel potere della mediazione: quasi un novello Pangloss. Ma poi attenua: l'ottimismo gli sembra esagerato in questo momento.
Infatti, Forza Italia, il partito più importante della sua coalizione, diserta da qualche tempo le sedute del Consiglio Comunale e non è la prima volta. Stavolta si anela alla poltrona dell'Assessore Gabriella Ceneri (deleghe su scuola, minori, famiglia, immigrazione, rapporti con le associazioni di volontariato, gemellaggi e scambi interculturali, pari opportunità): che se ne vada al più presto, pretendono i suoi compagni, pardon: colleghi, di partito.
Sindaco Martinelli, cosa succede nel 'palazzo'?
La situazione politica è difficile, ma se tutti ci mettiamo a ragionare si può trovare un rimedio ragionevole. Nei giorni scorsi ho avuto colloqui con i vertici cittadini di Forza Italia. Ho chiesto e ottenuto che intanto tornino in Consiglio, poi si vedrà.
La Ceneri è già un ex Assessore?
Al momento la Ceneri è Assessore a tutti gli effetti. Se poi ci saranno problemi di governabilità, il sindaco dovrà prenderne atto.
Ma Forza Italia non demorde: ne vuole le dimissioni.
È probabile, possiamo immaginare che sia così. D'altra parte, se non ha l'appoggio dei suoi consiglieri, la Ceneri stessa dovrebbe capire che è il momento di andarsene.
Ma i consiglieri sono 'suoi' del sindaco, non 'suoi' della Ceneri.
Bè, io appartengo ad una lista civica, mentre la vicenda Ceneri è un problema interno a Forza Italia. Si tratta di un assessore che ha operato bene, benissimo, ma quando tutto un partito è compatto in una direzione non si può che seguire quella direzione, per salvaguardare il bene maggiore della governabilità.
In effetti un partito così compatto può imporle ciò che vuole: oggi la Ceneri, domani chissà. Magari l'Assessore all'Urbanistica Sestri.
Vedremo, certo. Ma su Sestri in questo momento girano soltanto voci, illazioni. Io non ho avuto alcuna richiesta. E comunque si tratta di casi molto diversi tra loro: Sestri è per me una garanzia, un indipendente che io ho voluto nella Giunta. La Ceneri invece è stata sfiduciata dal suo partito, Forza Italia, e non è stata difesa da nessun altro partito. Forse la difendono i cittadini, ma in una coalizione non ci sono cittadini, solo partiti. Detto questo non è che mi si possa imporre qualsiasi cosa: se mi dovessero arrivare richieste assurde, se mi chiedessero di allontanare Tizio in favore di Caio, non accetterei.
Come nel caso della Ceneri e di Sestri, appunto.
Intendevo in generale.
L'opposizione ha contato sei crisi amministrative dal suo insediamento: i suoi alleati non la lasciano lavorare?
Io passo in Comune diverse ore al giorno, lavoro comunque. Ciò che viene rallentata è l'attività del Consiglio Comunale, dunque una parte soltanto dell'attività amministrativa. Ma devo dire che non siamo neppure così in ritardo con l'attuazione del nostro programma. Dopo due anni di semina iniziamo a raccogliere e la città se ne sta accorgendo. Siamo un po' in ritardo nel settore dell'urbanistica, per esempio sul Piano Regolatore o sul Piano di Spiaggia. Ma si è lavorato, si è lavorato anche molto, nonostante i litigi.
Tutto bene?
Io non sono un politico, ma mi dicono che divergenze come quelle di cui parliamo ci siano sempre state. Quello che ci manca, semmai, è una maggiore interazione tra Assessori e Consiglieri: più collaborazione, dialogo, partecipazione. Gli Assessori devono rapportarsi di più con i consiglieri e questi ultimi devono interessarsi di più all'operato dei primi. Su questo punto abbiamo fatto dei progressi, ma non ancora a sufficienza. Poi sfido chiunque a trovare un'amministrazione che in cinque anni non abbia fatto ritocchi nell'organico.
Ma si dà il caso che l'opposizione parli dell'Aventino di Forza Italia come di una paralisi amministrativa. Chiedono le sue dimissioni.
L'opposizione parla ad arte di paralisi amministrativa. Ma non è che mi spaventi prendere certe decisioni. È vero invece che la vera paralisi amministrativa l'abbiamo avuta nel 2001, nei primi sei mesi del nostro mandato, quando abbiamo trovato un bilancio a dir poco disastroso. Non avevamo un quattrino.
Ancora la storia del 'buco'?
Sì. Al momento del nostro insediamento abbiamo trovato alcuni miliardi di buco in bilancio, dovuti essenzialmente al settore delle politiche 'ambientali' e ai rapporti con la 'Picenambiente'. Abbiamo migliorato le cose ponendo fine agli sperperi e riordinando l'attività amministrativa. Controllando le spese. Ma non si deve nemmeno dimenticare che un'amministrazione pubblica è per sua natura lenta e pesante, molto burocratizzata. Sicché non si possono ottenere risultati in breve tempo. I risultati, in politica, si vedono dopo anni.
Il consigliere dei D.S. Gaspari ha parlato recentemente di più di 5 milioni di euro disponibili nelle casse comunali: siete dei bravi risparmiatori?
Non erano 5, erano poco più di 3. Ma come abbiamo già spiegato in Consiglio Comunale sono soldi che provengono da entrate che non potevamo prevedere: I.c.i., T.a.r.s.u., trasferimenti dallo Stato.
Trasferimenti imprevedibili.
Non potevamo sapere in anticipo quale ne fosse l'ammontare. Ma ora abbiamo risorse da spendere e lo faremo.
Come?
Apriremo presto diversi cantieri: il primo in via Montebello, a settembre, per il nuovo arredo. Per il prossimo anno, invece, contiamo di realizzare sia la prosecuzione dell'arredo di viale Secondo Moretti fino a piazza Giorgini, sia la prosecuzione della pista ciclabile di viale dello Sport fino a via Mare.
Tre cose realizzate di cui è particolarmente soddisfatto?
Il risanamento del bilancio e il conseguente riordino della macchina amministrativa: una grande impresa. Poi il nuovo arredo di piazza Cristo Re.
Siamo a due.
Bè, poi ci sono le cose 'in itinere', come ho già detto. Aggiungo i lavori imminenti per la palestra della zona Agraria e per il palazzo di via Turati, entrambi a Porto d'Ascoli. Ormai, ripeto, la nostra azione amministrativa inizia a vedersi in città.
E cosa si vede?
Dopo il primo anno di risanamento del bilancio abbiamo realizzato asfaltature, sistemazione di impianti di illuminazione, di impianti fognari ed altro ancora.
Ciò che si chiama 'ordinaria manutenzione'.
Bè, in passato è stato fatto poco di tutto ciò. E invece è questo che la città reclama: il cittadino vuole, ad esempio, che il marciapiede sotto casa sia in ordine, che l'illuminazione funzioni. Le grandi opere vengono dopo.
Tre progetti a cui tiene particolarmente per il futuro?
Il Piano Regolatore innanzitutto. Poi qualche opera pubblica, per la competitività di San Benedetto, specie dal punto di vista turistico. E infatti stiamo già pensando al rifacimento del lungomare, dell'alveo del torrente Albula e ad una sistemazione della Sentina, che non può essere lasciata nello stato di attuale degrado. Ma vorrei anche aggiungere il progetto per la piazza San Pio X, che seguo personalmente e che in questo momento è bloccato per il problema dei terreni da acquisire, probabilmente con espropri.
La discussione del Piano Regolatore era iniziata, poi si è fermata. Come mai?
Non so come mai ci siamo fermati su questo. Diciamo che i partiti vogliono dire la loro, analizzare meglio il progetto.
Avete già progetti di ingegneri o architetti per l'Albula o per il lungomare?
Non ancora, ma i nostri uffici tecnici li stanno elaborando.
Chi se ne occupa?
Non ho a mente i nomi. Se ne occupano i nostri uffici tecnici.
Che ne è del Teatro Concordia?
I lavori termineranno entro l'anno.
Inaugurazione entro la fine dell'anno?
Forse inizio del prossimo anno. Finiti i lavori alla struttura muraria dobbiamo trovare i soldi per gli arredi.
Lei è alla sua prima esperienza politica: non è che un inizio? Se fossimo nel 2006 sarebbe ancora il candidato del centro destra alle elezioni amministrative?
Oggi come oggi non direi. Vista la situazione non è che abbia molta voglia di candidarmi. Certo, la politica è una bella cosa, ma se viene fatta in un certo modo. Quanto ad una carriera politica, non ho di queste aspirazioni.
Allora completati i cinque anni di amministrazione tornerà al suo lavoro di ginecologo?
Sì
se saranno cinque!
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30/07/2003
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