Il sindaco, Domenico Martinelli, riprende la favella il giorno dopo il ritrovato accordo con Forza Italia. L'intesa prevede il ritorno degli azzurri sugli scranni dell'aula consiliare di viale De Gasperi, e il ritiro delle deleghe all'assessore ai Servizi Socioeducativi, Gabriella Ceneri.

"Ho detto alla Ceneri -spiega Martinelli- che la sua presenza in giunta mette in forse la governabilità, pertanto le ho chiesto di dimettersi, dandole la possibilità di uscire con eleganza, altrimenti sarò costretto a ritirarle le deleghe. Dobbiamo portare avanti importanti programmi, come il Piano di spiaggia, il Piano idea e la riqualificazione del lungomare: la rinuncia della Ceneri è necessaria per l'attuazione delle grandi opere per la città".

Nell'ultimo Consiglio è stato bersagliato il discorso del primo cittadino, laddove ha tessuto le lodi dell'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri. "Per me ha lavorato bene -ha proseguito il sindaco- per cui merita la mia stima. Se però i partiti intendono fare la verifica pensando di mettere in discussione Sestri, dovranno essere tutti d'accordo sulla sua rimozione, altrimenti nemmeno a pensarci".
Rosini e Baiocchi: "Non cambio idea, dovranno dimostrare di stare in maggioranza, votando in accordo".

Consiglio comunale: "Forza Italia ci sarà, ma non so se avremo la maggioranza, poiché alcuni consiglieri sono in vacanza, mentre Rosini e Baiocchi non ho idea di come voteranno".
Problemi in vista nell'Udc. Voci di corridoio parlano di rottura tra il gruppo consiliare e il partito, nonché della probabile uscita dalla maggioranza. Il segretario comunale Gianfilippo Fortuna e il capogruppo Pino Nico, non confermano. Però Nico dice: "Per noi il Consiglio si deve fare solo se ci saranno all'ordine del giorno punti importanti, come il Piano di spiaggia e l'accordo di programma dell'ex Mattatoio, non ci interessa un'adunanza solo per le ratifiche di giunta".

Se l'Udc ha le sue gatte da pelare, An non sembra avere meno grattacapi, perché se è vero che Piunti tesse la tela, c'è qualche consigliere che vorrebbe disfarla.  Diciamolo: le cose non vanno poi tanto bene. Tuttavia, la maggioranza può fare affidamento sulle ritrovate  certezze di  un sindaco che ha le idee chiare su dove vuole arrivare.