Nel corso di un incontro con la Presidenza e Direzione delle società STEAT E START, principali operatori del trasporto pubblico locale, l’assessore Maroni ha approfondito le numerose problematiche connesse a questo settore e, in particolare, la necessità di un rinnovato equilibrio tra le province marchigiane circa la distribuzione delle percorrenze annue, come pure del corrispettivo unitario erogato dalla Regione ai gestori del trasporto pubblico (il bacino del fermano -AP1 Fermo- riceve un contributo inferiore alla media regionale).

 

 “Mi farò portavoce nelle sedi deputate per cercare di colmare il divario esistente tra le province” ha affermato l’assessore Maroni “che si traduce in una penalizzazione per l’intera collettività picena”.

 

“Il trasporto pubblico è un servizio di primaria importanza” ha proseguito Maroni “in particolare per le categorie deboli e per i residenti dei piccoli centri che, solo grazie ad esso, possono raggiungere scuole, ospedali, presidi sanitari in genere, enti pubblici, uffici bancari, postali ecc. I mezzi pubblici, inoltre, collegano i centri urbani con le aree artigianali ed industriali e rappresentano quindi un insostituibile supporto per i lavoratori e per lo sviluppo dell’attività economica. Questo rende necessario il fatto che non vi siano disparità tra le Province”.

 

In particolare Maroni si è soffermato sulla questione del servizio urbano di Fermo, che, ad oggi, non possiede una specifica assegnazione di percorrenze urbane, a differenza di quanto avviene per i maggiori centri marchigiani.

 

E’ opportuno tenere conto che ogni giorno la movimentazione della popolazione provinciale richiede l’utilizzo di oltre 250 autobus, che percorrono giornalmente in media oltre 30.000 chilometri, per un onere di spesa giornaliero di oltre 50.000 euro.