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Ascoli Piceno | Il Senatore Ciccanti non ci sta all’uso strumentale delle istituzioni democratiche per combattere altre istituzioni di segno politico opposto,

Ciccanti

Molti esponenti politici della Sinistra dei comuni della Vallata del Tronto, in particolar modo cittadini di Ascoli e S. Benedetto si stanno assoggettando supinamente alle minacce e ricatti politici   di alcuni signori di campagna, più simili a novelli satrapi che ad antichi nobili, i quali da Palazzo S. Filippo e da via Gentile da Fabriano di Ancona, dettano condizioni sui comportamenti da tenere a enti democraticamente eletti, ma di segno opposto a quello di sinistra.
 
Non ci sto!. All’uso strumentale delle istituzioni democratiche per combattere altre istituzioni di segno politico opposto, si devono ribellare tutti gli uomini liberi, tutte le coscienze veramente democratiche.
 
Faccio appello agli uomini liberi della sinistra, perchè evitino questa deriva qualunquista, perchè aboriscono questo linguaggio arrogante e rozzo   da Caporale di Giornata, perchè fermino questa spirale involutiva del confronto democratico.
Sono da respingere pertanto, le minacce al Consid, al Comune di Ascoli, alla Quintana e a quanti a torto o a ragione, orientano le proprie decisioni secondo il principio dell’autodeterminazione democratica.
 
Non è mai successo, nemmeno all’epoca della tanta vituperata prima Repubblica, che la Dc, al Governo della Regione Marche o della Provincia di Ascoli, interferisse con le amministrazione rosse, minacciandone l’autonomia con ricatti finanziari o amministrativi.
 
Nemmeno il tanto avversato Governo Berlusconi si è permesso  di minacciare tagli di finanziamenti o boicottaggi di altro genere a regioni, province o comuni governati dalla sinistra; anzi, solo forse gli interlocutori privilegiati  anche rispetto ad altre amministrazioni di centrodestra.
 
Credo che si debba tornare ad uno stile nel confronto politico, che tenga conto di un dato sostanziale: le istituzioni sono dei cittadini che pagano le tasse, sia che governi il centrosinistra che il centrodestra.
 
Se è deprecabile la logica “padronale” del governo quando riguarda Berlusconi è, a maggior ragione per chi rivolge questa accusa, più deprecabile la logica di gestire la cosa pubblica con la menatlità del “commissario del popolo !”.
 

30/07/2005





        
  



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