Massimo Teodori presenterà il suo volume " Benedetti Americani" questa sera alla Palazzina Azzurra alle ore 21,30

Il rapporto dell'Italia con gli Stati Uniti sarà essenziale per il futuro politico, economico e culturale degli italiani così come lo è stato negli ultimi cinquant'anni.

Ancora una volta l'Europa, e quindi l'Italia, deve decidere. Avere un ruolo sulla scena internazionale accanto agli Stati Uniti dopo avere acquistato una propria identità unitaria, una politica estera e di difesa, e quindi divenire una grande protagonista come si conviene a chi ha una larga popolazione, un alto livello economico ed una straordinaria tradizione culturale.

Oppure restare disunita, senza una politica estera e ripiegata sui nazionalismi in funzione antiamericana come vorrebbe la Francia, ed allora si metterebbe fuori dalla storia.
Nel mio ultimo libro Benedetti americani.

Dall'alleanza atlantica alla guerra al terrorismo ho richiamato con argomentazioni storiche il fatto incontestabile di come l'Italia abbia vissuto cinquant'anni di pace, liberà e benessere grazie al felice rapporto che i padri fondatori della Repubblica - il cattolico De Gasperi, i laici Sforza, Saragat ed Einaudi - stabilirono con gli Stati Uniti: un rapporto che ci permise di uscire dalla tragedia della guerra mussoliniana e di procedere a una rapida modernizzazione.

Oggi tutto l'Occidente si trova ad affrontare un nuovo gravissimo pericolo esterno, il terrorismo islamico, allo steso modo in cui cinquant'anni fa dovette contenere l'espansione dell'Unione Sovietica collegata con i partiti comunisti che agivano in Europa.

La guerra al terrorismo che ha dichiarato il Presidente Bush non è una questione che riguarda solo gli Stati Uniti: deve riguardare anche l'Europa perché i valori sotto assedio - la democrazia politica, le libertà e i diritti individuali e l'economia di mercato - sono fondamentali per i due continenti al di qua e al di la dell'Atlantico.

m.teodori@agora.it