Il Cdo in questi ultimi anni sembra aver incrementato in maniera sostanziosa i suoi soci, passati dai 600 del 2001, agli 800 del 2003 dato risalente al 30 giugno. Il nuovo e anche vecchio presidente visto che si tratta di una conferma, ha già impostato  quelle che saranno le linee programmatiche del prossimo triennio, un progetto impegnativo che guarda sopratutto alla crescita dei settori produttivi locali in particolare alla calzatura che sembra in questo periodo aver imboccato una forte crisi.

"Per recuperare settori di produzione che danno richezza e lavoro - spiega Massimo Valentini, presidente Cdo - c'è bisogno che tutti facciano la loro parte. I politici devono interessarsi al mercato internazionale, affichè venga firmato il fenomeno del lavoro minorile, interinale, e gli oarari di lavoro massacranti imposti alle persone che vivono nei paesi in via di sviluppo. Che le aziende investano nel settore formativo del lavoro, che gli imprenditori tornino ad instruirsi di nuovo. Oggi è impensabile lavorare da soli e reggere la concorrenza dei mercati internazionali, occorre che si creino delle associazioni che regolamentino il settore".