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Raccolta di firme durante la festa di Porta Romana

Ascoli Piceno | Massimo Martelli: “Con l’insediamento del nuovo consiglio comunale ripartirà la conferenza dei servizi ma c’è anche la nuova giunta provinciale e quindi il parere di Rossi"

di Federico Biondi

l’Ascoli Social Forum sta cercando di mobilitare la popolazione con una raccolta firme. Dai primi indizi  pare che molti cittadini hanno a cuore l’eventuale destinazione d’uso dell’area denominata Tiro a Segno di Porta Romana.
 
L’Ascoli Social Forum si muove a trecentosessanta gradi. Infatti il movimento è impegnato nella raccolta delle firme, nel volantinaggio e in ricerche storico-catastali, “abbiamo scoperto il proprietario dell’area” dice Massimo Martelli dell’ Ascoli Social Forum.
 
Martelli spiega che attualmente l’area risulta essere ancora del demanio dello stato. L’amministrazione comunale sta portando avanti le pratiche di acquisizione ma la dimenticanza di un frustolo di terra (una particella) nell’atto di cessione dell’area ha bloccato tutto l’iter burocratico.
 
Inoltre l’Ascoli Social Forum è venuto a conoscenza della presenza di reperti archeologici sotto il manto verde del Tiro a Segno. Un lavoro di informazione e di ricerca, “ci muoviamo a largo raggio con la speranza che ci sia una mobilitazione generale”.
 
“Ci sono pressioni politiche notevoli – dice Martelli - anche di qualche Senatore”. Pressioni, affinché il terreno venga definitivamente ceduto al comune per poi passare all’attivazione del Progect Financing.
 
Riqualificare un’area fatiscente e riconsegnarla alla città con una veste organica. “Sta di fatto che questa non è un’area fatiscente e il comune gia da adesso potrebbe curarla invece di lasciarla all’abbandono – dice Martelli e aggiunge - il progetti che hanno presentato Orsini e Calvaresi non sono le uniche soluzioni possibili. Va bene riqualificare, ma bisogna anche vedere come”.
 
Un parcheggio sotterraneo, un complesso commerciale e degli appartamenti non sembrano costituire per l’Ascoli Social Forum la soluzione ideale. Un’operazione che secondo il movimento comporterà l’aumento del traffico, dell’emissione di monossido di carbonio e quindi dell’inquinamento atmosferico.
 
La parola chiave è interesse pubblico, “l’interesse pubblico è una cosa soggettiva – aggiunge – la cosa più grave è che il comune sta agendo senza interpellare i cittadini”.
 
Il problema del tiro a segno è inserito in un accordo di programma che contempla diverse aree della città, da Piazza Immacolata a Monticelli passando per le case minime di Porta Cappuccina e il Polo Universitario.
 
“Viene stabilito che l’area è di interesse pubblico e si procede alla realizzazione di un progetto privato. Il tiro a segno è solo una parte del disegno politico - economico dell’amministrazione comunale” conclude Martelli.

05/07/2004





        
  



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