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Massimo Rossi: “giunta coerente con gli impegni elettorali. Rivedere il sistema delle partecipate”

Ascoli Piceno | Presentata la nuova giunta provinciale: “rispettato il criterio territoriale. Strategici gli assessorati alle attività produttive e alla cultura”

di Giovanni Desideri

Avrebbe voluto più tempo per il confronto con i partiti e le persone, è rammaricato per la presenza di due sole donne in giunta: Massimo Rossi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno, ha presentato ufficialmente oggi alle 15,30 la sua giunta. Parla di “parto faticoso, ma frutto di un ragionamento limpido, logico, coerente con il progetto presentato agli elettori”. Rossi ha mantenuto per sé la delega al personale e all’organizzazione. “Più di tutto, aggiunge, mi ha vincolato il criterio territoriale. Ho assegnato cinque assessorati all’area ascolana ed altrettanti a quella fermana. Ho conferito gli incarichi non in base alle preferenze ricevute, ma alle competenze di ognuno.”
 
Malumori. Rossi non nasconde che le forze politiche avessero manifestato alcune “criticità”. Dice anzi di aver “trascurato” qualcuno e spera di poter recuperare nei prossimi giorni, spiegando con più tempo a disposizione le ragioni delle sue scelte. La presenza delle donne in giunta è stato il criterio sacrificato agli equilibri territoriali e politici (“lo riconosco: è il punto debole di questa giunta”).
 
Gli assessori. Rossi si è soffermato sugli incarichi affidati, ricordando la passata collaborazione con Maroni (ex sindaco di Ripatransone), la necessità di informatizzare i servizi offerti dalla Provincia e il relativo incarico affidato a Baiocco (già dipendente IBM, si occuperà anche di genio civile e protezione civile: “potrebbe aiutarlo il segretario del suo partito Dante Merlonghi”, ha scherzato Rossi). Inoltre l’impegno della Canigola sui temi delle politiche sociali, la determinazione di Canzian, di Capriotti, di Mandozzi, e di Offidani.
 
Assessorati “strategici”. Due assessorati sono stati presentati da Rossi come “strategici per la qualità della vita”: tema che aveva posto al centro della campagna e del programma elettorale. “In campagna elettorale le persone mi hanno fatto capire che le loro maggiori preoccupazioni sono legate alla crisi dell’industria e alla crisi occupazionale, ha detto Rossi. Rispondevo che non avrei avuto la bacchetta magica, ma le deleghe all’agricoltura, al turismo, ai parchi e alle attività produttive assegnate ad Avelio Marini formano una specie di “assessorato allo sviluppo sostenibile”. Non a caso Marini opera a livello nazionale, in particolare sul tema dello “sviluppo rurale”, all’interno di Legambiente”.
 
L’altro assessorato definito “strategico” è quello alla cultura assegnato alla professoressa Olimpia Gobbi, l’unica indipendente presente in giunta: “ritengo che una crescita culturale possa aiutare a vivere meglio, dice il presidente, anche attraverso stili di vita più sobri. È un obiettivo che possiamo raggiungere valorizzando le nostre radici e le ricchezze del nostro territorio, che la professoressa Gobbi conosce benissimo. Una crescita non basata sulla fruizione di spettacoli, ma sulla produzione di cultura”.
 
Obiettivo partecipate. Rossi parla di “un numero impressionante di società partecipate dalla Provincia”. Dice di voler razionalizzare tale sistema, “non eliminando le funzioni  svolte da queste società, ma accorpandole e ponendole, ove possibile, alle dipendenze di settori già presenti all’interno dell’Ente. In questi giorni ho conosciuto dirigenti molto validi e motivati”. Rossi ha citato esplicitamente alcune delle società che potrebbero subire un processo di riorganizzazione: Piceno Sviluppo, Eurobic, Asteria. Ha inoltre precisato che preferirebbe evitare la sovrapposizione tra incarichi in società partecipate e funzione di consigliere provinciale (“ne parlerò con i partiti”).
 
Assessori uscenti. “Mi spiace di non essere riuscito ad assegnare incarichi ai Repubblicani Europei, in particolare all’assessore uscente Maria Pia Silla, con la quale ho collaborato in passato. Anche al partito dal quale provengo, Rifondazione, non ho assegnato assessorati, nonostante abbiamo raccolto molti consensi. Ho confermato invece l’assessore Marcaccio dei Verdi, di area fermana. Marcaccio può rafforzare la giunta per l’esperienza già acquisita. D’altra parte non avevo mai detto che non ci sarebbero state conferme”.

05/07/2004





        
  



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