Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Congresso Nazionale UDC: Casini accolto da un mare di applausi

| ROMA – Il Presidente della Camera incentra il suo discorso sui valori cattolici. Parla di Giovanni Paolo II, di Costituzione europea, di crisi nel nostro Paese di perdita del senso di responsabilità. “Si alla laicità dello Stato no al laicismo di Stato”

di Paride Travaglini

Buttiglione

Nel giorno che ha visto la riconferma di Marco Follini alla guida dell’UDC, rieletto segretario per acclamazione, una nota particolare merita il discorso fatto dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Un discorso tutto improntato sui valori cattolici cristiani . Una forte presa di posizione che non si vedeva dai tempi d’oro della DC.
 
Un ''grazie'' per le parole pronunciate  dal presidente del partito. Così inizia il suo discorso il Presidente della Camera  prendendo la parola dal palco del Palalottomatica, accolto da una pioggia di applausi,  
''Dimostrano - dice Casini - che e'  stato giusto il percorso che abbiamo fatto, unendo Ccd e Cdu. Il complesso di inferiorità rispetto agli altri partiti non c'è più". L'Udc è un "partito che a pieno titolo è e sarà protagonista della vita politica italiana".
 
Casini cita papa Benedetto XVI, ricorda la figura di Papa Giovanni Paolo II  e si commuove Parla di Costituzione Europea debole, esalta il risultato del recente referendum sulla fecondazione assistita, in particolare elogia l’astensione, parla di un’Italia adulta.
 
“Alla crisi dell'Europa non si può rispondere con un eurottimismo di maniera che ha fatto il suo tempo .Non era  difficile immaginare che la Costituzione non avrebbe scaldato i cuori. Troppo debole, troppo fragile", un testo "che non ha avuto il coraggio di dire chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo".
E  allora- ha continuato Casini -  ''dobbiamo tributare un'enorme gratitudine a un uomo straordinario che ci ha  orientato dicendoci 'Non abbiate paura!'''.
''Giovanni Paolo II e' stato un grande  riferimento per tutti: cattolici e laici, per chi ha un ruolo
nella vita pubblica e per chi fa fatica a orientarsi ''. E da Papa Giovanni Paolo II e' arrivato un ''messaggio evangelico che  non ha fatto sconti'' e che i giovani hanno accettato in toto.
 
Di li il riferimento al referendum sulla legge 40: ''Abbiamo  capito - attacca Casini - cosa e ' successo o no? Vi e' stato un attacco alla laicita' dello stato, un rigurgito di clericalismo? o piuttosto ''il tentativo di una parte 'radicale' di costruire  un laicismo dello Stato?''. Casini ha spiegato che non si può volere ''uno Stato senza  Dio''. E ha aggiunto: ''Siamo cattolici adulti, non abbiamo  bisogno di predichette  e siamo tutti laicamente impegnati nella vita  pubblica. Non e' in discussione la laicità dello Stato, ma il  tentativo di costruire un laicismo di Stato, uno Stato senza Dio ne'  religione. Non facciamo ridere, e' avvilente che qualcuno pensi di  spiegare ai figli di De Gasperi che la laicità e' un valore.  Qualcuno, molto tempo prima di De Gasperi, ha detto date a Cesare ciò che e' di Cesare e a Dio ciò  che e' di Dio ''.
 
Secondo il presidente della Camera il  fallimento del referendum non e' stata ''una grande affermazione  clericale '', ma di temi che appassionano come quello della  difesa della vita e ''non devono dividere '' come vuole ''un  certo laicismo e radicalismo che a mio parere non deve trovare  spazio nella società italiana ''
 
E sulla Spagna che pochi giorni fa ha varato la legge che introduce i matrimoni gay Casini attacca:
“Quelle spagnole sulle nozze gay sono leggi conservatrici e reazionarie non adatte per l’Italia. Leggi egoiste e non solidali, fatte non per i più deboli, ma per i più forti.”
"Rispetto gli omosessuali in Italia -ha sottolineato- e ve ne  sono in Parlamento di persone e personalita' che possono insegnare  molto anche a noi. Io voglio capire da questi amici se ritengono le  leggi spagnole sulla convivenza e sull'adozione leggi progressiste o  leggi conservatrici. Se per conservazione e reazione si intende la prevalenza del diritto del piu' forte sul piu' debole, queste, cari  amici, non sono leggi progressiste, sono leggi conservatrici e reazionarie. Sono le leggi che danno la prevalenza di due omosessuali, che sarebbero naturalmente privati della paternita' o della  maternita', ma non tutelano il diritto del minore o del neonato ad una sfera di affettivita' paterna e materna" Il presidente della Camera si rivolge all'opposizione e si augura che ''Il centrosinistra non si riduca ad essere un grande partito radicale di massa''.
 
Infine Casini parla della crisi del paese, attacca Prodi per l’incoerenza, afferma che il Trasferimento di responsabilità, (in gergo il cosiddetto “scarica barile”) è il cancro italiano, conclude dicendo che l’Italia per salvarsi ha bisogno di verità e non si può continuare a vivere sopra le nostre possibilità.
 
''Sono allibito '' ha esclamato Casini, parlando del dibattito sulle riforme istituzionali e sulla  polemica sollevata dall'opposizione sulla presunta figura di un  premier ''tiranno''. ''Vedo che in fondo le stesse garanzie le chiede
però il candidato del centrosinistra. Ma quale coerenza e' questa?''.
 E riguardo la crisi in cui versa il Paese :''Il trasferimento delle responsabilità e' il cancro italiano ''. Si cerca ''sempre un colpevole di comodo '' di fronte ai problemi che affliggono il Paese, spiega Casini. C'e' la crisi economica con un ''terribile debito pubblico '', c'e' il declino del sistema industriale? ''Allora la colpa e' dell'euro e della Cina '', dice il presidente della Camera.  Il sistema universitario non va e la colpa allora e' della Moratti, ma non finiscono i ''favoritismi parentali che impediscono ai giovani brillanti di fare carriera...''. Per Casini, insomma, non bisogna indicare un ''colpevole di comodo '' ma affrontare le questioni con responsabilità.
 
Concludendo :''Se questo vuole essere un partito vero da qui deve venire un messaggio vero: l'Italia, se vuole  salvarsi, ha bisogno di verità. Non possiamo più  vivere - ha  aggiunto - al di sopra delle nostre possibilità. Ecco perché sarebbe stato necessario fare prima e meglio una riforma pensionistica ''. L'avrebbe dovuta fare Prodi già nel  1993. Ora del tempo e' passato, si e' perso e questo, colpevolmente, ha fatto in modo che sia aumentata la  forbice e lo squilibrio tra giovani e anziani…''.

05/07/2005





        
  



4+1=
Casini

Altri articoli di...

Politica

02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
22/10/2022
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
21/10/2022
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
19/10/2022
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
13/10/2022
Festival dello sviluppo sostenibile (segue)

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji