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Anche l’assessore Marco Lorenzetti ed il segretario Paolo Turano al congresso nazionale dell’UDC.

San Benedetto del Tronto | Abbiamo intervistato il segretario Paolo Turano.

di Paride Travaglini

C’erano anche l’assessore Marco Lorenzetti e il segretario Paolo Turano al 2° Congresso Nazionale dell’UDC, in qualità di delegati nazionali per la Provincia di Ascoli.
Li abbiamo incontrati e abbiamo posto qualche domanda a Paolo Turano
 
Segretario, un Congresso che sicuramente segna la svolta……
 
“Il 2° Congresso nazionale dell’UDC sicuramente arriva in un momento di grande confusione nel dibattito politico a destra come a sinistra.
 
Discutono di bipolarismo e lavorano sul bipartitismo, discutono di partiti unici in presenza di partiti fortemente disuniti. Il Congresso appena svolto ha determinato un’altra analisi sottolineata dalla relazione pungente ma puntuale del Segretario Follini: le contraddizioni interne agli schieramenti di destra e di sinistra, oggi, permettono la possibilità di un partito unico, di destra o di sinistra, che possa racchiudere al suo interno ed esprimere un’unica identità e stessi valori?” La risposta è semplice: NO!
 
Nessuno mette in discussione il bipolarismo, ma per funzionare, questo ha bisogno della garanzia della stabilità, che può arrivare solamente dalla forza e dalla rappresentatività di poli che siano la chiara espressione di identici valori e riferimenti.
 
La relazione di Follini ha decisamente marcato questo ed ha inequivocabilmente richiamato il centro destra ad una svolta. NO al Partito unico, No all’arroccamento interno delle proprie mura, SI ad un nuovo soggetto politico europeista, pluralista e rappresentativo, SI al PPE italiano dei moderati.”
 
 
Il popolo dell’UDC si è espresso: piena fiducia ed appoggio al Segretario Marco Follini. Quali pensi saranno i risvolti e le implicazioni di questa scelta a livello di politica locale?
 
“La riconferma della segreteria nazionale di Marco Follini  arrivata per acclamazione, fa capire lo stato d’animo, le ragioni e la volontà del popolo UDC di proseguire, senza se e senza ma, sul cammino intrapreso. Gli ottimi e sempre crescenti risultati ottenuti in questi due anni e mezzo di vita del partito, sia a livello nazionale e sia a livello locale,  sono il segnale che i cittadini tutti  recepiscono il nostro impegno e la nostra capacità politica di rappresentare valori e non interessi. Non ci siamo mai distinti nella ricerca di poltrone, bensì, contrariamente a chi nell’ultima campagna referendaria ha dato libertà di coscienza ai propri iscritti al fine di non creare divisioni alla propria coalizione, l’UDC ha fortemente e convintamene mosso una campagna di opinione al fianco dei movimenti cattolici per la difesa della vita e dei valori cristiani.
Il successo elettorale dell’UDC di San Benedetto dimostra che un partito chiaro, immediato, che è espressione di valori, è dai cittadini premiato con il consenso. E’ questo il nostro patrimonio ed è questo il linguaggio che i partiti della Casa della Libertà di San Benedetto devono utilizzare per rivincere le elezioni del 2006…”
 
Il Presidente della Camera On. Pierferdinando Casini, nel suo discorso, ha fortemente ribadito i valori cattolici e cristiani che da sempre hanno caratterizzato il progetto politico
dell’UDC. Sulla base di ciò, quali nuovi scenari si apriranno soprattutto con il mondo
cattolico anche in virtù dei risultati referendari.
 
“Il Presidente Casini ha ricordato le motivazioni per cui nel 2002 è nato il progetto politico dell’UDC: svolgere un’azione politica che difenda i valori cristiani ed allo stesso tempo impedire che i valori umani fondamentali vengano dissolti.
Io credo che nell’attuale panorama politico non esista un luogo migliore che sintetizzi i valori cattolici di quello rappresentato dal nostro simbolo.
 
Sui referendum devo dire che fin dal primo istante tutto l’UDC, sia a livello nazionale e sia a livello locale, è stato chiaro e determinato sulla scelta di farli fallire; è stata questa una grande occasione politica di parlare alle persone, e di collaborare strettamente con le associazioni cattoliche e laiche che si rifanno a questi valori.
Parlare dei prossimi scenari politici è sicuramente difficile, certo è, che oggi serve rafforzare un centro, alternativo alla sinistra, che miri a riaggregare tutte le forze moderate nella prospettiva del Partito Popolare Europeo in Italia…”

05/07/2005





        
  



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