"Il caro carburanti penalizza anche tutte le nostre categorie tra cui in particolare gli agenti e rappresentanti di commercio ed i ristoratori specializzati in pesce, per via delle manifestazioni di protesta già attuate e che potrebbero ancora attuare i pescatori. Inoltre per la stessa ristorazione si ripropone ogni anno l'incognita del fermo pesca".

Questa l'introduzione del presidente provinciale Confcommercio Igino Cacciatori, ai lavori della "Tavola Rotonda" sul caro carburanti, coordinati dal direttore Giorgio Fiori e svoltasi presso la sede dell'Associazione di San Benedetto del Tronto.

A Cacciatori e quindi a Ivo Giudici, presidente della locale delegazione hanno fatto eco le relazioni di Tullio Lucani, presidente degli agenti e rappresentanti di commercio e di Luigi Torquati, presidente locale dei ristoratori. Luciani ha stigmatizzato come il caro carburanti crei enormi difficoltà in particolare gli agenti e rappresentanti per i quali l'auto è il primo strumento di lavoro. Torquati ha invece evidenziato le preoccupazioni dei ristoratori di pesce già allarmati dallo sciopero di giugno dei pescatori e quindi da un fermo pesca doppio rispetto al passato, per fortuna scongiurato.

E sul fermo pesca è anche intervenuto il direttore Fiori che supportato da un fax trasmesso durante la riunione dall'Assessore Regionale Paolo Petrini (impossibilitato a partecipare per altri impegni) ha preannunciato che quest'anno il fermo è già stato fissato in 30 giorni, neanche consecutivi poiché andrà fatto nell'arco di 4 mesi e soprattutto dovrebbe essere addirittura solo volontario.

Le modalità di attuazione andranno comunque definite dalla Commissione Consultiva della Pesca che ha rinviato la già programmata riunione del 2 luglio al 8/9 luglio. L'onorevole Ciccanti che ha presenziato ai lavori dall'inizio alla fine (assenti i consiglieri regionali del Piceno) ha sottolineato che la questione del caro carburanti è alquanto complessa e che interventi a favore di alcune categorie, essendoci la libera concorrenza, possono essere fatti solo dietro autorizzazione della Comunità Europea.

Ciccanti ha quindi precisato di avere già presentato 26 emendamenti sulla nuova Finanziaria, suggeriti dalla Confcommercio, tra cui quelli in favore degli agenti di commercio con in particolare il riconoscimento agli stessi di un credito d'imposta di 500 euro a parziale recupero dei costi carburanti ed inoltre si è impegnato a presentarne altri suggeriti dallo stesso Tullio Luciani, quale la detrazione del 100% del costo carburanti, attualmente attestata all'80 per cento.