I giorni passano impietosi, la data dell'11 luglio si sta avvicinando inesorabilmente, purtroppo non arrivano segnali positivi dalla famiglia Tormenti, riguardo la vendita della società, o l'ingresso nella stessa di soci che portino linfa vitale per poter ottemperare agli obblighi finanziari improrogabili.

Dopo il no all'acquisto del club da parte di Fiorentini e Spina, all'orizzonte, al momento, non si intravede nessun altro imprenditore disposto a rilevare la società.

In città è circolata la voce di una ipotetica cordata, pronta in extremis a rilevare il club, ma al riguardo non abbiamo ricevuto nessuna conferma.

Oltre alla Samb, sono parecchie le squadre, secondo un'inchiesta curata da Plus, inserto de Il Sole 24 Ore, che rischiano di non iscriversi ai rispettivi campionati.

Squadre blasonate che rispondono al nome di Pisa, Avellino, Rimini e Treviso, appena retrocesse dalla serie B, mentre in Prima Divisione oltre alla Samb, ci sono Venezia, Perugia, Taranto, Pistoiese, Foggia, Monza e Giulianova, addirittura Biellese e Ivrea, hanno rinunciato all'iscrizione.

Dunque il numero delle squadre con difficoltà economiche, è elevato.

Concludiamo con una doverosa precisazione.

Con riferimento a due nostri articoli pubblicati rispettivamente il 25 e 30 giugno, riguardanti le vicende della Sambenedettese calcio, che ha visto coinvolti i fratelli Tormenti, Giovanni, Franco e Marcello, in cui nella foto correlata agli articoli, compare anche Paolo Tormenti,teniamo a sottolineare che Paolo, figlio di Franco, è del tutto estraneo alla vicenda, tant'è che non è stato da noi mai nominato, ma soprattutto non era nostra intenzione coinvolgerlo in essa.