Da Nazzareno Trevisani (socio fondatore del PD) riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

E’ davvero stupefacente. Ad un mese dalla batosta delle elezioni europee e a 15 giorni da quella delle provinciali il massimo organismo del Partito Democratico non è stato ancora chiamato a riflettere e ad interrogarsi sul perché della cocente sconfitta elettorale. Non prendiamoci in giro. Il grande Partito Democratico intimidito da una esecrabile, provocatoria lettera anonima? Si è evocato addirittura l’intervento della Digos.

Siamo al dramma da…operetta! Se non fosse vero si direbbe un evento provvidenziale. Chi si sente accerchiato cerca di temporeggiare, diluire i tempi, stancare.

Poi fa caldo,ci sono le vacanze; tra un temporale e l’altro i sindaci del PD fanno i pompieri, tutti buon senso. Non vi allarmate; perché discutere e…sragionare? Ci siamo noi che pensiamo a tutto, abbiamo ricette per tutto, fidatevi di noi che abbiamo fatto il pieno di consensi!(Vi ricordate il vagheggiato partito dei sindaci di qualche anno fa ?). Perché tanta drammatizzazione, tanto attivismo dei primi cittadini,vecchi e giovani? Perché tutti schierati a difesa di Gionni e del “Lupo Agostini”?

Forse perché si sentono correi autorevoli di scelte poi risultate sbagliate e perdenti ? Perché mantenere in piedi una catena di comando, una leaderschip non più presentabile, sconfitta da Pesaro a Macerata fino ad Ascoli Piceno ? E poi …c’è il rischio dell’ANARCHIA! Ma va là, di quale partito parlano?

Dopo le sconfitte elettorali della Sardegna e dell’Abruzzo, Veltroni non ci ha pensato due volte a dare le dimissioni. Il PD è sopravvissuto, anche se azzoppato! In proporzione, le sconfitte elettorali nel Piceno sono ancora più brucianti: in provincia si “rivinceva” di sicuro e avremmo avuto più chance per conquistare il Comune di Ascoli.

Gionni non ha la sensibilità politica di dimettersi ( faccia almeno la mossa, non c’è bisogno che siano irrevocabili…!); non si presenta dimissionario alle assise della direzione provinciale, non dà un segnale responsabile per facilitare il più ampio dibattito anche se aspro,sgradevole ma vero e libero da condizionamenti, per gli a uni e per gli altri. MA C’E’ IL CONGRESSO!

Già, il congresso,ad ottobre. La catena di comando, sconfitta dagli elettori, vuole rifarsi in casa, vincere il congresso con il collaudato metodo “pseudo democratico” del tesseramento, sapientemente controllato, gestito, centellinato.

Dimissioni? No, per senso di responsabilità, perché si vuole bene al partito! Dobbiamo pensare a costruire il PARTITO NUOVO (quello mai nato?) Ma quando mai, roba da sognatori ! Badiamo al sodo, Ci saranno le candidature per le elezioni regionali della prossima primavera e occorre stare sulla plancia comando! Ormai siamo maestri, se ci mettiamo d’impegno possiamo perdere anche quelle !

In questa bagarre San Benedetto del Tronto è l’ isola felice, come il suo segretario: Gregori, il Sindaco, il Capogruppo PD Benigni e Cameli, all’unisono, ripetono : in fondo abbiamo vinto! Non c’è bisogno di allarmarsi, discutere, di sentire la base, i simpatizzanti; va tutto bene, non ci sono problemi, la città e con noi!

Io ho fatto molto,dice la Emili, per il resto basta fare qualche lavoretto pubblico in più (e ,aggiungo,qualche cazzata in meno: Ballarin, Piano Regolatore, Piano di spiaggia, l’occupazione del suolo pubblico,la torre dell’Agraria,l’aumento delle tasse, i bus estivi che girano a vuoto anche per la Conca degli Ulivi, la spiaggia in balia dei marosi, ecc. ) e fra un anno e mezzo tutti promossi!

L’Amministrazione Gaspari va con il vento in poppa! Chi non ci crede e non è d’accordo , taccia,si dimetta: dalla Giunta, dal consiglio comunale,dal partito, da tutto? Anche da cittadino? Com’è che tanta buona amministrazione non ha apportato alcun apprezzabile valore aggiunto al risultato elettorale del PD di S. Benedetto, fra i peggiori delle Marche? Nel Partito nuovo si è buoni per tutte le stagioni?