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Nasce una nuova cultura della disabilità. Simonetti: il dialogo con il mondo del lavoro è possibile.

Ascoli Piceno | La Piceno Consind e le Associazioni Federate nella Fand firmano un Protocollo d’Intesa per sperimentare buone prassi nel campo dell’orientamento, nella formazione e nel sostegno all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

di Stefania Mistichelli

firma del Protocollo d'Intesa Fand-Consind

Si è tenuto stamattina, presso la sede della Piceno Consind, un seminario dal titolo Diritti e doveri per la formazione e l’inserimento socio/lavorativo delle persone in condizione di svantaggio. Presenti al convegno Romano Simonetti, presidente della Piceno Consind, Alfredo Barbizi, delegato provinciale Fand, Fabio Montanini, Direttore generale Armal, Armando Falcioni del direttivo della Piceno Consind; per quanto riguarda le istituzioni il Senatore della Repubblica Amedeo Ciccanti, Massimo Rossi, il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, il Sindaco di Ascoli Piero Celani; in rappresentanza del mondo imprenditoriale Enio Gibellieri, presidente della Camera di Commercio di Ascoli e Adriano Federici, presidente dell’Associazione degli Industriali della provincia di Ascoli, oltre all’ingegner Maresca, direttore della Zona Territoriale 13 dell’Asur.

L’incontro è stata l’occasione per firmare un protocollo d’intesa tra il Consorzio di Industrializzazione Piceno e le associazioni federate nella F.A.N.D. mirato a facilitare l’inserimento lavorativo dei diversamente abili, i quali tuttora faticano non poco a trovare spazio nel mondo del lavoro.

“Il Protocollo d’Intesa – spiega Simonetti – servirà a costituire un tavolo di dialogo per raggiungere determinati obiettivi, tra cui quello sostenere l’accesso alla formazione in azienda mediante strumenti come l’orientamento e il sostegno all’inserimento lavorativo, programmare la riqualificazione e la formazione di persone svantaggiate e promuovere le cultura della solidarietà nel campo economico e del lavoro, oltre che di sensibilizzare il mondo industriale sull’applicazione della legge 68 del 1999”.

L’idea della nuova amministrazione – spiega Armando Falcioni, che ha moderato l’incontro – è stata quella di far incontrare le associazioni di categoria e tutte le istituzioni interessante per capire quali sono i problemi dietro ad una norma, che fatica ad essere applicata”.

L’incontro è consistito in uno scambio di battute tra gli esponenti del mondo politico e industriale, soprattutto incentrato sulle tematiche relative all’applicazione della legge n. 68 del ’99, sviscerata nei suoi aspetti tecnici da Montanini; tale norma obbliga le imprese a prevedere la presenza di una percentuale di soggetti disabili tra i propri dipendenti , in misura proporzionale all’entità dell’azienda. Il rispetto di tale legge risulta spesso difficoltosa per le aziende, a causa sia di un pregiudizio attorno alla figura del disabile che lo vedrebbe come un peso, sia di un problematico inserimento mirato del soggetto svantaggiato o diversamente abile; per questo insieme alla firma del protocollo il Consind prevede di aprire presso la propria sede uno sportello gestito da un’agenzia per il lavoro che monitori il fabbisogno delle imprese private e pubbliche per facilitare l’incontro mirato tra domanda e offerta, attraverso un inserimento personalizzato nel mondo del lavoro.

Le istituzioni, nelle persone del senatore Ciccanti, del Presidente della Provincia Rossi e del Sindaco Celani, hanno voluto ribadire il proprio impegno nel favorire l’incontro tra la disabilità e il mondo del lavoro, nella convinzione che sia auspicabile una rivoluzione culturale, in quanto “il diversamente abile – sottolinea con convinzione Rossi – proprio per le sue caratteristiche proprie possiede delle abilità particolari che diventano una risorsa da valorizzare se giustamente utilizzate”.

Alfredo Barbizi, delegato provinciale Fand, a conclusione dell’incontro ha sottolineato proprio questo aspetto peculiare; tutto ruota attorno alla mancanza di una cultura sociale della disabilità, che non si è ancora radicata nel nostro territorio; al di là della normativa, che la Fand e le associazioni federate (A.N.M.I.C., Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili), A.N.M.I.L., Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, U.I.C., Unione Italiana Ciechi, E.N.S., Ente Nazionale Sordomuti e U.N.M.S., Unione Nazionale Mutilati per Servizio) conoscono molto bene, fondamentale è la sensibilità che deve esserci rispetto alla disabile, che è il nucleo centrale del discorso. Mission di queste associazioni è far sì che non si parli più di disabilità o di handicap, ma che questi concetti un giorno coincidano con la normalità; allora esse non avranno più ragione di esistere.

In seguito agli interventi del Vice Presidente dell’Unione Italiana Ciechi Cristiano Vittori e del Presidente dell’ANMIC Agostini, si è proceduto alla firma del Protocollo d’Intesa, da parte del Presidente del Consind Simonetti, di Barbizi e dei Presidenti delle Associazioni confederate alla Fand.

A fine convegno ho potuto rilevare una certa delusione, esplicitata dai rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi, legata al fatto che poco si sia parlato del Protocollo d’Intesa e che non ci sia stato un reale confronto con il mondo dell’imprenditoria; infatti, il dibattito finale si è risolto in una chiacchierata interna alle associazioni dato che i rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale non sono potuti rimanere fino alla conclusione dei lavori.

L’auspicio è comunque che con la firma di questo protocollo la distanza tra il mondo del lavoro e della disabilità si assottigli, nel riconoscimento ai diversamente abili della dignità che loro spetta, nella convinzione che, con i dovuti accorgimenti, possano vivere nella società in modo completo, dando al mondo del lavoro un contributo importante, anzi essendo valore aggiunto laddove le loro proprie abilità peculiari vengano giustamente valorizzate.

09/07/2005





        
  



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