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Bagno di folla e fuochi d’artificio per l’"Inferno" dei Folli

Ascoli Piceno | Ovazione di pubblico per la Compagnia dei Folli e Stefano Artissunch, che non si sono smentiti mettendo in scena uno spettacolo suggestivo ed emozionante.

di Stefania Mistichelli

Piazza Arringo letteralmente gremita ieri sera 31 luglio per la Compagnia dei Folli e Stefano Artissunch, che hanno messo in scena Inferno, spettacolo liberamente tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri.

Spettacolo inusuale e innovativo per artifici scenici e coreografici; innanzitutto l’uso della scenografia è una novità per la Compagnia dei Folli, che hanno abituato il pubblico ad una recitazione per così dire “nuda”, cioè supportata solo da uno spazio scenico ove la vicenda teatrale si colloca. In questo caso invece un’imponente scenografia circolare ha fatto da sfondo a questo viaggio nell’inferno dantesco, costruito intorno alla magistrale recitazione di Stefano Artissunch, regista e protagonista, e dei Folli, e attraverso un uso sapiente dei suoni e delle luci, dei fuochi e delle funi, dei costumi e delle parole.

Dal palco circolare sono emersi, in un crescente di pathos, Dante e il suo Vate Virgilio, Caronte e Minosse, gli amanti dannati Paolo e Francesca, le anime fatte sterpi per i peccati commessi  nella vita terrena, coloro che furono vittime dell’ira o coloro che osarono sfidare Dio con la propria semenza. E quindi, attraverso i gironi e in una carrellata di quadri scenici si è giunti fino al Conte Ugolino e all’ingresso sul palco del terribile re degli Inferi, Lucifero.

Gran finale con una straordinaria ed emozionante esplosione di torce e fuochi artificiali e musiche, fino all’epilogo finale in cui il poeta “salì, a riveder le stelle”.

Spettacolo dunque davvero emozionante e che ha meritato una lunga ed appassionata standing ovation da parte di tutta la piazza, sinceramente commossa e avvinta da una coinvolgente rappresentazione che ha mirabilmente accostato il teatro di prosa a quello di strada.

A fine spettacolo il Folle dei Folli, Carlo Lanciotti, ha preso la parola per ribadire, trovando la solidarietà del pubblico in piazza, l’iniquità di una “legge regionale, la n. 75, che destina la parte più sostanziosa dei finanziamenti per lo spettacolo a cinque realtà, tutte anconetane, che sono l’Amat, il Teatro Stabile delle Marche, il Teatro del Canguro, quello delle Muse e il Polverigi, poiché solo loro sono considerate strutture a valenza regionale”. “Lascio a voi ogni commento”, ha concluso polemicamente Carlo Lanciotti.

Quindi Stefano Artissunch ha aggiunto che, nonostante tutto, “la Compagnia dei Folli continua a lavorare grazie anche ad pubblico accogliente come ha dimostrato di essere quello ascolano stasera; d’altronde uno spettacolo del genere non poteva che nascere in una città, ricca di storia, come Ascoli Piceno”.

Un augurio dunque alla Compagnia di Folli e al regista Stefano Artissunch, che portino Inferno e tutti i loro spettacoli in giro per l'Italia e per l'Europa, continuando ad ottenere il grande successo che, senza ombra di dubbio, si meritano per le rappresentazioni che, di volta in volta, riescono a realizzare e ad offrire ad un pubblico sempre più affezionato.

01/08/2005





        
  



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Il momento conclusivo dello spettacolo, con l'esplosione finale dei fuochi

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