"No ai grandi costruttori, sì alla piccola impresa e ai piccoli proprietari"
San Benedetto del Tronto | Rosini punta l'indice su Urbanistica, Attività Produttive, Ambiente, Cultura e Sport.
di Vincenzo Rosini*
A distanza di due anni e mezzo dall'inizio del "dopo Perazzoli" il centrodestra avrebbe dovuto mettere in cantiere un profondo cambiamento d'uomini, preludio ad un altrettanto significativo cambiamento di metodo. Così non è stato.
I maggiori partiti, preso atto del fallimento (avvertito con molto anticipo come segnale debole dai consiglieri Baiocchi e Rosini), sono certi che rimpasto e verifica ci saranno. Sono tutti convinti che non è più lecito governare tra i marosi delle brutte sorprese e dell'improvvisata gestione della cosa pubblica.
A S. Benedetto del Tronto - dunque - verranno concessi i supplementari per una verifica ed un rimpasto che speriamo sinceramente non siano un'escamotage per cambiare tutto per non cambiare niente; come per la vecchia storia degli ufficiali della regia marina borbonica che ai propri equipaggi ordinavano: "facite ammuina"; un gran movimento per creare un po' di polverone e in pratica non cambiare nulla. Di certo non servirebbe che a confondere ancor più il cittadino ormai stufo.
In effetti la ricomposizione della Giunta, la centralità del Consiglio comunale e la radicale revisione della macchina comunale devono rappresentare la tutela dei principi fondamentali per i quali era stata ammessa dall'elettore la discontinuità con i modi e i metodi della passata amministrazione.
La nostra aggregazione politica aveva grandi progetti: legittimità, efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, serietà e trasparenza delle attuazioni, meritocrazia come preponderante metro che dia accesso al cursus delle carriere, specie quando l'imprimatur avvenga nell'ambito delle nomine politiche ed amministrative, occhio vigile alle incompatibiltà ed ai conflitti d'interesse; una politica ambientale coraggiosa, da affrontare con il senso della sua drammatica urgenza; uno sport che i giovani possano vivere di persona, come completamento della preparazione alla vita, come irrinunciabile diritto e dovere verso sé stessi; una cultura sottratta alle lobbies, alle cosche, che riacquisti dimensione, dignità e ruolo; un sostegno alle attività produttive che nasca dalla creazione di un apparato politico amministrativo agile e competitivo; un lavoro sano e dignitoso per tutti, come inalienabile diritto, forse il più sacro, sereno e di soddisfazione. Infine, nel ricordo della bocciatura dei PIN e dei PRUSST e dell'approvazione (come provvedimento di Giunta) del Piano Idea, dobbiamo ribadire con forza - per prima a noi stessi - che al centro della nostra attenzione urbanistica non si devono porre i grandi costruttori, ma i piccoli proprietari, la piccola e media società civile e produttiva.
Ad majora.
*Capogruppo Lega Nord Marche
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01/08/2003
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