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Dalla Cina a San Benedetto...sorprese d'estate

San Benedetto del Tronto | Storia di un week end in città tra bar, negozi, chalet e vie. Come fare "bella" figura con gli amici del nord.

di Cittadino monello

Giovedì scorso, dopo lungo peregrinare, ritorno sul suolo natìo. Scendo a Fiumicino alle ore 16, con alcuni colleghi di lavoro che, durante il viaggio di ritorno (in 8 ore di aereo si ha tutto il tempo), ho convinto a far tappa per il week end a San Benedetto e dintorni proponendomi come loro cicerone.

Un po' restii per la scarsa pubblicità che si sta facendo SBT in quel di Bologna, Milano e nord in genere, alla fine, accettano.

Mi riferiscono che, da quelle parti, infatti, giungono voci "fantozziane" di birre da 20 cl. pagate come girocolli di Cartier da Tiffany e di tè freddi negli "Chalet balneari" (che carino questo francesismo locale) quotati in borsa come i barili del greggio "brant", nonché di pranzi degni della più austera Lambertucci (si ricorda, quella delle diete.) pagati come banchetti di nozze.

Io scuoto la testa, ammicco, ghigno e gli rispondo sorridendo "Leggende metropolitane messe in giro da quelli di Rimini (indicando con il pollicione stile Sordi) .

Vedrete, la mia San Benedetto (e si perché ormai mi sento sanbenedettese anche nel cuore) è un'altra cosa. E' capace di coniugare relax e divertimento in pochi metri.".

A tarda sera sbarchiamo in quel di piazza Nardone con il nostro autobus. E sono subito 10 punti per me: serata fresca, piazza bianca illuminata ad hoc solo un po' di traffico sulla Statale. Che si fa che non si fa, dopo aver posato le valige si prende la direzione rotonda.

Altri 10 punti per me, il verde della fontana ed il viale delle palme fa cadere la lingua a terra ai miei ospiti.

Ci prendiamo qualcosa? Andiamo nel bar "storico" del centro nel mezzo dell'Isola pedonale circondato da sculture moderne e dai negozi "in" del centro (non facciamo pubblicità).

E qui comincia il mio "Tragico Fantozzi". Mi portano il conto dei quattro aperitivi (di cui due analcolici) e per poco non svengo (facciamo un muto??), faccio l'indifferente, tengo stretta la ricevuta, pago facendo finta di niente (non alimentiamo le dicerie..), ma andando alla cassa barcollo un po', e io avevo preso l'analcolico.

Alla cassiera mi verrebbe da dirgli: "co' sto prezzo qua in Cina ci campravo una famiglia di 4 persone per sei mesi", ma sto zitto e sorrido come un ebete.

Ristorantino? Dopo l'aperitivo sono nel panico. Tutti quelli che conosco sono chiusi per il fermo pesca. Mi affido alla sorte, ma ormai mi sa che è più "do' cojo cojo".

Si opta per uno Chalet un po' "in" (ma non troppo) dalle parti di Porto d'Ascoli.

Dopo un pranzo con porzioni stile "nouvelle cousine" e contenuti stile "Trattoria", al momento del conto, io mi faccio il segno della croce, qualcuno tossisce ed alla fine esce fuori una colletta per abbandonare il locale senza avere strascichi con la giustizia.

Provo a recuperare qualche punto con la passeggiata sul lungomare, fino alla rotondo di Porto d'Ascoli. Non l'avessi mai fatto! "E queste palme nel bel mezzo della strada?" Sorrido come uno scemo e con uno sguardo disperato chiedo aiuto a mia moglie che è al corrente degli avvenimenti locali.

"Ah si - fa lei con area da docente di botanica - prima erano lì a mezzo metro, le hanno spostate per fare la pista ciclabile.." "EHHHH??? E' quella??!!" faccio io indicando il nastro d'asfalto verde scolorito. Mia moglie mostra i progetti faraonici esposti sul lungomare, che riscuotono un divertito successo, e poi aggiunge, lasciando tutti di sasso, che l'Assessore locale all'urbanistica è stato appena sfiduciato dal suo stesso partito...

Oddio, devo salvare in qualche modo la serata, con qualcosa di particolare di caratteristico di stravagante di Sanbenedettese doc.. o quasi. "Languorino. - faccio ripensando alle parche porzioni - panino - e ammicco invitante - e birretta??" "perché no..basta che non ci chiedano il sangue questa volta" "Tranquilli!" Con passo deciso, dalla rotonda imbocco Via Mare deciso verso il negozietto che più di una serata ha risolto quando mi scordavo il pane o non avevo più birra e bibite, e mi piombavano a casa gli amici alle 10 di sera.

È fatta, qua recupero tutti i punti persi, qua faccio il figurone con davvero quattro lire! Guardando i miei amici alle spalle mi fiondo verso il mitico "Franco" e.. SBAM! Ti do una craniata alla saracinesca abbassata! "Ma è solo mezzanotte faccio io!?!?" Un ragazzo sconsolato come me, con i jeans sdruciti mi guarda con le mani in tasca ed alza le spalle, un signore con gli occhiali calati sulla punta del naso davanti alla saracinesca mi indica un foglio attaccato "Adesso Franco deve chiude alle nove, ordine del Sindaco!". Ormai non ce la faccio più, sbotto in un pianto dirotto da bambino.. "Su, su - fanno i miei amici - non fare così, dai, la prossima volta ti portiamo noi a fare un giro a Rimini!".

10/08/2004





        
  



3+3=

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