I marchigiani preoccupati per il terrorismo
| ANCONA - Marche ha condotto unindagine per analizzare come la paura generata dagli attentati terroristici stia cambiando il modo di vivere anche dei marchigiani.
Sono soprattutto i giovani ad essere allarmati per il terrorismo, a nutrire timori per una situazione che potrebbe sviluppare nuove forme di intolleranza religiosa, razziale e politica. Nellimmediato, tale situazione sta condizionando anche la scelta della destinazione per le vacanze. Questo lidentikit del marchigiano scosso dagli eventi terroristici che hanno minato nelle fondamenta la tranquillità degli abitanti del vecchio continente.
Il terrorismo è infatti diventato una minaccia concreta e non più remota anche per lItalia, generando quella paura che si riflette inevitabilmente sulle decisioni quotidiane di ognuno di noi. Partendo da questi presupposti lEurispes Marche ha condotto unindagine per analizzare come la paura generata dagli attentati terroristici stia cambiando il modo di vivere anche dei marchigiani.
Ad essere preoccupato è infatti il 55% degli intervistati. LIstituto di Studi Politici, Economici e Sociali ha voluto fotografare la reazione dei marchigiani nei confronti degli avvenimenti terroristici evidenziando che la situazione dallarme ha influito sulla scelta della destinazione delle proprie vacanze per il 27% degli intervistati. Il 38%% ha dichiarato di essere preoccupato in quanto il clima che si è creato genera sfiducia nei confronti degli organi istituzionali nazionali ed europei, mentre il 33% ritiene che tale situazione possa garantire un rafforzamento del senso di appartenenza europeo.
Oltre a generare nuove forme di intolleranza religiosa, razziale e politica, lallarme generato dai fondamentalisti islamici può causare una situazione di instabilità sociale per il 25% degli intervistati e, soltanto per il 15%, può invece rafforzare il senso di pace, solidarietà e fratellanza tra i popoli.
Le ripercussioni a livello economico generano preoccupazioni soprattutto per quanto riguarda landamento del settore turistico che, per il 28% dei marchigiani, può generare gravi conseguenze per i flussi da e per lItalia. In particolare, ad avvertire tale timore sono soprattutto le persone con unetà superiore ai sessantanni. Appartengono a tale fascia detà coloro che temono un rincaro dei prezzi e quindi un aumento del tasso dinflazione a causa del terrorismo. Infine, sono nuovamente i giovani a nutrire maggiori preoccupazioni per le conseguenze negative relative agli scambi commerciali.
Passando allanalisi dei dati in base al titolo di studio risulta che a nutrire più paure sono soprattutto i laureati e coloro che hanno la specializzazione post-laurea.
Al di là di ogni possibile ipotesi ha detto Camillo Di Monte, Presidente dellEurispes Marche -una cosa è certa e funge da triste denominatore comune sia nellanalisi degli specialisti di ogni parte del mondo sia nellindagine condotta tra i marchigiani: la lotta ai terroristi sarà lunga e dura. A nessuno è ragionevolmente consentito di ritenersi al riparo dalle loro minacce, senza unefficace collaborazione internazionale, multilaterale, i pur notevoli risultati sin qui conseguiti rischiano di allontanare la sconfitta finale di esecutori e mandanti dellincubo globale.
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10/08/2005
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