Chi ci risponde di fatto dichiara le proprie responsabilità, ed il modo efferato, oltre ad evidenziare un animo e delle maniere poco da gentlemen, dimostra la fondatezza delle nostre accuse. Comprendiamo che Merli è in grave difficoltà, Enrico Piergallini che ha commesso un grave errore organizzativo nel “cabaret amore mio”, ha una particolare storia politica, candidato alle ultime comunali, e non eletto dai cittadini, è stato nominato assessore esterno, possibilità contemplata dalla statuto per avvalersi della competenza di persone al di fuori del consiglio comunale, quindi “qualcuno esterno alla competizione politica”, e non per recuperare chi è stato bocciato dai cittadini.

Ecco perchè rispondono in coro, il sindaco per celare la forzatura fatta nel nominare Piergallini, e questo ultimo per negare l’evidente errore commesso. Non abbiamo mai messo in discussione tutti coloro che collaborano alla realizzazione della manifestazione, dipendenti comunali, associazioni, ed altri, ma chi ha progettato e programmato l’evento, riteniamo di bassa lega farsi scudo di coloro con senso del dovere e tanta passione lavora in modo serio e professionale.

Che dalle 20,30 in poi si siano avvisate quante più persone possibile è un dato di fatto, ma vogliamo che i due gentil uomini che ci hanno tacciato di essere menzogneri, portino alla stampa le prove che il luogo alternativo è stato divulgato preventivamente, quindi siamo sicuri che potranno mostrare, depliant, biglietti, volantini, manifesti ed anche comunicati stampa, dove si fa riferimento al sugo (notare bene non Teatro “Calabresi”), come sede in caso di pioggia, in caso contrario ci aspettiamo delle scuse pubbliche.

Interessante e paradossale che l’amministrazione dichiari che la manifestazione sia ben riuscita, “oste come è il vino?”, e ci dichiari “infastiditi” dal fatto. Rimandiamo ai mittenti la velata accusa di invidia, è un sentimento che non ci ha mai riguardato, la nostra di vita parla per noi, non offendiamo, ci riferiamo sempre a fatti oggettivi, non siamo violenti, non abbiamo mai aspettato nessuno sotto casa, non usiamo espedienti, non snaturiamo le dichiarazioni altrui per nascondere la nostra difficoltà, non siamo arrivisti, e quando ci capita di sbagliare, siamo i primi ad ammettere l’errore, ed a fare ammenda.

Aspettiamo il bilancio della manifestazione che speriamo ci venga fornito al più presto e poi faremo le dovute considerazioni. Quanto alla “stucchevole polemica del bouquet” evidenziamo che è stato presentato come un evento importantissimo, tanto da meritare un comunicato stampa, una volta scoperto l’altarino per non dare imbarazzanti spiegazioni si è ridimensionato a “stucchevole polemica”, ma è innegabile che a spese dei grottammaresi, nella nostra città si è promosso il vivaismo di San Remo.