Leggo dai quotidiani che Dante Merlonghi, esponente de "L'Italia dei Valori", mi invita a lasciare Forza Italia, come atto di dignità politica. Certo, in questo momento sento dentro di me una grande delusione per quanto è accaduto, mi sento tradita da coloro che credevo amici, perché legati dallo stesso progetto politico.

Per una persona che come me, viene dalla c.d. società civile, non è facile schierarsi in un partito. Io ho creduto in Forza Italia per la novità della proposta e conosco molte persone che nel tempo hanno conservato gli ideali iniziali, senza inseguire il potere a tutti i costi. Purtroppo in questa, come in altre formazioni , c'è gente che si coalizza per progetti e obiettivi che poco o nulla hanno a che vedere con l'agire politico.

Credo, ahimè, di averne incontrati alcuni sul mio cammino, ma non per questo  debbo pensare che essi siano rappresentativi dell'intera realtà di Forza Italia.  Naturalmente prenderò le distanze da questo gruppo, con il quale non ho più niente da condividere. La mia attività all'interno di questa amministrazione cessa oggi per effetto dell'atto di revoca delle deleghe e delle funzione di assessore, voluto dal sindaco.

Nella mia funzione istituzionale mi sono impegnata, in questi due anni, nell'ascoltare ed accogliere i bisogni delle famiglie della città e offrire soluzioni,laddove possibile, in accordo con sindaco e giunta, sulla base degli indirizzi forniti dal consiglio comunale. Ho operato  nell'interesse pubblico, come assessore. L'ho fatto con passione e con entusiasmo, lavorando senza orario e senza perdere il contatto con la gente. 

Forse per questo ho trovato tanta solidarietà e sostegno in questo momento e ringrazio  tutti coloro che mi hanno aiutato, in queste ultime settimane, a mantenere una posizione coerente ma certo difficile, per tutte le conseguenze che ha generato a mio sfavore.

Credimi, Dante, nonostante gli esiti io lo rifarei. E' stata una bella esperienza, che mi ha arricchito di rapporti personali e mi ha dato anche la possibilità di servire  la mia città, con risultati che non sta a me giudicare e che comunque sotto gli occhi di tutti. Certo, avrei potuto continuare, c'è ancora molto da fare e mi dispiace per i tanti progetti ai quali stavo lavorando e che avrei portato avanti, con il coinvolgimento delle parti politiche e sociali ed insieme ai preziosi e bravissimi collaboratori del settore servizi- socio educativi del Comune, con i quali voglio condividere gli apprezzamenti rivolti in questi giorni al mio lavoro.

Purtroppo qualcuno ha voluto bloccare tutto, hanno detto, "nell'interesse della città". Vedremo in che modo sarà tutelato tale interesse. Le accuse rivoltemi sono stati tutti espedienti ad effetto, vuoti e falsi, per raggiungere lo scopo di cacciarmi da questa amministrazione. I documenti parlano chiaro, basta verificare il programma di mandato con la mia attività.

Ma saranno gli elettori a giudicare con il voto se approvare o condannare l'azione condotta nei miei confronti.  In ogni caso la mia personale ricerca della verità passerà attraverso la verifica giudiziaria di atti, di condotte personali davanti agli organi di controllo del partito e davanti alla magistratura penale, per quanto attiene ai reati commessi.

Lasciare Forza Italia? E' un'ipotesi che in questo momento non prendo  in considerazione, ma che non mi  sento assolutamente di  escludere. Certo, tutto dipende da come il partito centrale prenderà posizione su questa vicenda. Se legittimerà con il silenzio la strategia destabilizzante di questa cosiddetta classe dirigente, allora ne trarrò le conclusioni e prenderò le decisioni più opportune. Ma se così fosse chi potrà avere  ancora fiducia in tale partito?