Due agenti della Guardia di Finanza di Roma hanno ascoltato stamane nella sede dell' Ascoli Calcio, quale persona informata dei fatti l' ex amministratore delegato della società bianconera Antonio Nardini.

A darne notizia è lo stesso ufficio stampa dell' Ascoli.
È infatti di Nardini la firma in calce a un assegno di 15 mila euro trovato in possesso del broker Paolo Landi quando questi fu fermato, alcuni giorni fa, a Chiasso.

L' assegno in questione altro non sarebbe che il costo di una
polizza fideiussoria Enpals inferiore ai 500 mila euro emessa
dalla San Remo, società di cauzioni e polizze con sede a Firenze, alla quale la società bianconera è arrivata attraverso il broker di Ancona Luca Rigone (regolarmente pagato per la consulenza).

L' Ascoli - spiega l' ufficio stampa - come molte altre società di calcio si è avvalsa di una normativa recente per la rateizzazione dei contributi dovuti all' Enpals per il 2002: si tratterebbe, in ogni caso, di un periodo di tempo molto limitato e per questo la polizza non sarebbe elevata.

La dirigenza bianconera ha anche oggi manifestato tranquillità in quanto la polizza fideiussoria nel mirino della Finanza riguarda solo l' Enpals (per l' iscrizione al campionato la società bianconera è in fascia A): un documento che l' Ascoli ritiene peraltro valido a tutti gli effetti in quanto emesso da una società accreditata presso la Covisoc, nonchè vidimato da un notaio.

Sempre secondo l' ufficio stampa dell' Ascoli, i finanzieri non avrebbero proceduto ad alcun sequestro di documenti.