Sicurezza stradale: sondaggio ACI-CENSIS
Ascoli Piceno | ACI: Il 70% degli automobilisti teme la velocità degli altri veicoli. Ai più giovani l'ACI ricorda l'importanza del "Guidatore Designato"
L'ultimo sondaggio condotto dall'ACI, in collaborazione con il Censis, su un campione rappresentativo di 4.000 automobilisti, indica i primi punti sui quali intervenire per affrontare con forza la piaga dell'incidentalità stradale che solo nell'ultimo anno ha fatto contare 5.400 morti in 225.000 sinistri nel Paese.
L'andamento degli incidenti in questa prima parte del 2007 non lascia prevedere netti miglioramenti.
I FATTORI CRITICI PER LA SICUREZZA STRADALE
SECONDO GLI AUTOMOBILISTI ITALIANI (%)
L'eccesso di velocità
69,6
La guida sotto l'influsso di alcol o sostanze stupefacenti
55,6
La scarsa educazione dei conducenti
34,7
La cattiva manutenzione delle strade
15,8
L'inefficienza dei veicoli più obsoleti
5,8
Fonte: ACI-CENSIS
Nonostante la velocità venga giudicata il primo elemento di rischio dagli automobilisti, un italiano su quattro ammette di averne superato frequentemente i limiti nell'ultimo anno, soprattutto sulle strade extraurbane (48,3% delle risposte) e in autostrada (29,2%).
DOVE GLI AUTOMOBILISTI AMMETTONO DI
INFRANGERE PIU' SPESSO I LIMITI DI VELOCITA? (%)
Strade extraurbane
48,3
Autostrade
29,2
In città
22,5
Fonte: ACI-CENSIS
"Il persistere di questi comportamenti - dichiara l'ACI in una nota - dimostra quanto sia necessario che la repressione dei comportamenti pericolosi sulle strade sia certa e costante, la prevenzione si basi su una forte e visibile presenza di tutte le Forze dell'Ordine e che sia posta maggiore attenzione alla formazione di una sana cultura alla guida".
In merito all'alcol, additato come secondo fattore critico per la sicurezza stradale, l'Automobile Club d'Italia ricorda, soprattutto ai più giovani, come negli altri Paesi europei i ragazzi siano abituati ad uscire in gruppo decidendo in anticipo chi di loro non dovrà bere alcolici. Il "Guidatore Designato" è un modello positivo per questi giovani, e chi sceglie di rimanere sobrio per riaccompagnare gli amici a casa viene ritenuto un "leader" del gruppo e non "quello più sfortunato".
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14/08/2007
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Kevin Gjergji