Abbronzatura invidiabile, capello schiarito dal sole e lentiggini in bella vista torno fresca fresca dalla ridente villeggiatura pugliese, rigenerata e rinfrancata dalle fatiche di un inverno che ha lasciato poco spazio al sollazzo. Dopo una bella sgroppata con la mia macchinina per ben 500 km (da provetta pilota di formula uno), mi dirigo pimpante al Del Duca.

Stasera c’è l’Ascoli Calcio che in Coppa Italia affronterà gli amaranto dell’Arezzo.

Ahia, oggi la Toscana è baciata dalla fortuna! Pensate, ben due livornesi sul podio olimpico e sul gradino più alto poi, quello che ti mette in testa la corona d’alloro, con Montano che ha sfoggiato la bandiera del Livorno col prefisso della città natale.

E noi che velleità abbiamo contro la squadra di mister Marino?

I nostri intanto hanno chiamato il presidente Ciampi in Grecia chiedendo la cittadinanza onoraria anche solo per stasera, non si sa mai.

Eccoli in campo. Finalmente ci rivediamo miei eroi del sabato.

Qualche faccetta nuova la scorgo, il numero 7 Capparella e con il numero 53 è tornato a vestire il bianconero anche Lauro. Ma il ritorno più eclatante è quello del toscanaccio più simpatico del campionato: è lui Full Monti…cciolo.

La gara comincia è l’Ascoli di mister silvagiampaolo è abbastanza tonico. Buoni i guizzi di Superpippo Antonelli e Acchiapparella, ehm Capparella sulle fasce.

Il modulo non pare un 4-4-2 classico ma più un 4-5-1 (mò ci capisco pure di moduli: sto diventando davvero una intenditrice).

Punizione per l’Ascoli. Sulla sfera El diga Biso che, però, non riesce a staccarsi di dosso due giocatori amaranto. Direi che la fidanzata del bianconero può cominciare a preoccuparsi, quelle degli aretini avrebbero dovuto farlo molto tempo fa. Il dinoccolato tira, ma niente da fare, la palla non entra e Pagotto para con maestrìa. Senza sussulti e lacrime il primo tempo scorre via.

La seconda frazione comincia a ritmo lento.

Al 12’ un gol annullato al Co.co.co (Coca ColaCone) de noantri per sospetto fuorigioco. Ma aguzzo la vista e mi accorgo che il signore con la bandierina aveva una mosca fastidiosissima sotto l’ascella destra e, per scacciarla, ha dovuto, obbligatoriamente, alzare l’arto. Che peccato proprio al gol nostro. Vabbè son cose che capitano.

Si accendono gli animi e si comincia finalmente a correre.

Rovesciamento di fronte con tre, e dico tre, amaranto in offside ma nulla per il guardalinee. Guardando bene l’assistente non poteva alzare il braccio perché la moglie gli aveva detto di portare il pane per ferragosto e, se avesse alzato la bandierina, la baguette fresca gli sarebbe caduta a terra. Giustificato anche lui.

E visto che ad essere buoni qualche volta ci si guadagna, ecco l’azione della svolta. Acchiapparella, che veramente ha giocato un primo tempo da imprendibile, s’invola sulla destra, si accentra, e lascia, da generoso, la palla al compagno liberissimo Superpippo che non fa altro che accompagnare la sfera in rete. 1 a 0.

È l’84esimo e da adesso non c’è più trippa per gatti.

Il Livorno di Ciampi, Bettini e Montano ha pareggiato a Cesena e noi siamo primi nel girone.

È proprio vero che la fortuna gira, e dall’amaranto è passata al bianconero!

Ho già disegnato sulla bandiera 0736.