"Castelli e il ferragosto allinsegna delle bugie maldestre"
Ascoli Piceno | I Ds rispondono al consigliere di AN
Le esternazioni nel giorno di ferragosto del consigliere regionale Guido Castelli una cosa vera testimoniano: anche per la politica occorrono le giuste e meritate ferie onde evitare di scivolare nell’isterismo asettico probabilmente dovuto alla calda stagione.
Non ci si può esimere, però, di rispondere alle suddette esternazioni perchè è un diritto dei cittadini dire la verità e siccome Castelli le verità non le dice occorre a noi sbugiardare chi bugie racconta.
Arretramento A 14 – A Castelli, presidente provinciale di AN, sembrerà strano che un partito riesca a proporre una linea in modo unitario e condiviso, come i DS hanno fatto dopo discussioni e confronti e relativi provvedimenti decisionali adottati nelle varie istanze del partito in maniera unanime. Posizioni antiche, frutto di discussioni approfondite; approccio totalmente diverso e poco comprensibile per il centrodestra che sistematicamente rappresenta divisioni incolmabili proprio su questioni vitali del nostro territorio.
L’ultima e sonante manifestazione di queste enormi divisioni non è così lontana nel tempo: in un consiglio comunale aperto sulle infrastrutture, richiesto tra l’altro dal centrosinistra, da Ciccanti a Natali passando per il Sindaco Celani, vi fu un vero e proprio festival delle proposte, ognuna diametralmente opposta all’altra e anche lo stesso Castelli, in quell’occasione tentò di farfugliare alcune cose che oggi non propone più in merito alla questione e di questo ne prendiamo atto.
Per quanto riguarda poi il Forum DS degli amministratori, ulteriore occasione di confronto nel nostro partito, Castelli deve sapere che non è servito a tracciare la linea perchè decisioni non sono state prese dato che le nostre indicazioni sull’argomento erano già state discusse e decise.
Strada Mezzina – In merito alla strada Mezzina, che il consigliere Castelli finalmente da prova di conoscere, occorre dire che la Regione sono tre anni che ha stanziato i finanziamenti e occorre altrettanto dire che la provincia non è stata a guardare tant’è vero che è pronto il progetto esecutivo dell’ammodernamento e tra pochi giorni si procederà all’appalto. Ma Castelli anche qui dice una grandiosa bugia: il finanziamento del CIPE era stato, dallo stesso CIPE, genericamente individuato senza poter e dover dire dove spendere quei soldi. E’ stata la Regione Marche che ha invece deciso di individuare quello stanziamento per la strada Mezzina e non, come dice Castelli, l’ex viceministro Baldassarri che, qualora avesse avuto la possibilità di poter decidere dove trasferire quei fondi, avrebbe sicuramente rinpinguato le infrastrutture di Ancona e circondario.
Ora a Castelli intendiamo formulare un quesito: dopo 3 anni lo stanziamento dei soldi da parte della Regione, la Mezzina va in appalto; come mai dopo 6 anni invece i 15 miliardi di vecchie lire stanziati dalla Regione per l’Università non sono ancora stati spesi dal comune di Ascoli Piceno?
Università – Innanzitutto occorre premettere che il Consorzio Universitario Piceno, è stato costruito, voluto e realizzato dal centrosinistra come si ricorderà senza grandi sforzi di memoria. In questi ultimi cinque anni, che avrebbero dovuto sancire il definitivo decollo dell’università Picena, il centrodestra non solo non ha corrisposto alle attese ma per coprire l’inefficienza dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, ha rappresentato un freno allo sviluppo ed ai una programmazione seria e di prospettiva dell’università nel nostro territorio. Mai nulla è stato detto sullo sviluppo del Polo Universitario: forse Bonfigli pensa che sia il proliferare di master il vero sviluppo per il CUP, noi invece crediamo che servano vere e proprie Facoltà per dare un’opportunità seria e duratura a questo territorio.
L’unica cosa positiva, anche su questo argomento, è stata prodotta dalla Regione Marche con il corso di laurea in Scienze Infermieristiche soltanto che il Presidente Bonfigli si è dimenticato di dirlo.
Piceno Consind – La reazione isterica del consigliere Castelli evidentemente è dovuta al fatto che, nell’esercizio delle sue funzioni la Regione Marche abbia voluto ripristinare chiarezza e trasparenza per quanto riguarda la gestione del Consind, Simonetti-Cava. Anche per quanto riguarda il consorzio industriale esso è stato un utile punto di riferimento finchè ha guidarlo è stato il centrosinistra, ed è invece sprofondato in un mare di debiti con la gestione del centrodestra. Non occorre portare esempi: basta girare per il nostro territorio ed essere fermati per strada dai tanti creditori che oggi, giustamente e leggittimamente, battono cassa. Se controllare e interessarsi della questione significa aver messo a nudo le inadempienze della gestione del Consind, siamo certi che la Regione debba andare avanti per ripristinare un clima di serena trasparenza.
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17/08/2006
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