"...e per tetto un cielo di cemento"
San Benedetto del Tronto | Riflessioni sulla "nostra" area camper.
di Rive Gauche
ma al posto del cervello hai solo merda
hai solo merda
che non puzza nemmeno
curiosamente...
[E.Jannacci]
Data la recentissima inaugurazione, non faranno in tempo a parlarne ai Saloni Internazionali di Düsseldorf, Rimini, Parigi e Oslo, ma l'innovazione tecnica sambenedettese (un parcheggio per 100 camper sotto un viadotto, n.d.R.) troverà presto applicazione addirittura nella produzione dei futuri camper: una tosta lastra di cemento armato invece della sfoglia d'alluminio o vetroresina, ecco la "soluzione finale" dell'abitar viaggiando".
Come non averci pensato prima. Proprio un caso di Serendipity, un'invenzione che tira l'altra, anzi un'invenzione che non stai cercando.
Certo la "nostra" area camper è stupefacente anche per tutto il resto: affiancata alla ferrovia adriatica, sfiorata da uno stradone ad alto scorrimento, vicina a due enormi stazioni carburante, ad una fermata autobus dove mai si rispetta l'orario, alla pista ciclabile fuori legge più pericolosa e deserta d'Europa...
A ferragosto già 50 camper parcheggiati orgogliosi fra le strisce, ma la voce si sta spargendo e sarà pieno ben prima della firma dell'ordinanza di divieto di sosta su tutto il Comune.
Scopro che per tutti è una cosa normale: ma è plein-air questo?
A parte l'amara riflessione che chi ci amministra ha il cervello di gallina (senza offesa per quella) quando realizza certe opere, ma ai camperisti non sarebbe da confiscarglieli i loro bestioni bianchi per manifesto uso improprio, diseducativo, pericoloso, scemo? Come gli viene in mente di bivaccare nel luogo più infernale della riviera solo perché c'è un posto?
Camper che si incarcerano da soli, ancor più contenti per quel tetto di cemento.
Passerà solo un anno. I costruttori sono aquile, capiscono il mercato. Ai prossimi Saloni tutti i nuovi camper avranno il loro bravo cielo di cemento. E se lo porteranno dietro sempre, fino alla tomba.
Anche senza venire a San Benedetto.
Un'onda beve un po'di sabbia amara...
[grazie a: Enzo Jannacci. E alla Senna ]
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17/08/2007
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