Il (disperato) sbarramento architettato con gemmazioni tipo Festival Ferré, Mare Aperto, Contagio (Biennaleartinuove), Teatri Invisibili, più "Incontri con l'autore" (cito il grande Ettore Mo e Alcide Pierantozzi, ma ce ne sono stati altri) sembra aver retto alle numerosissime nefandezze, di cui non farò l'elenco.

Siamo sopravvissuti, per adesso.
Ma l'immenso deserto - che c'è - si riattrezzerà, più battagliero che pria, con domoadriatici, missitalie, nottibianche, watershow...con pure il devastante calciogiocato e non.

Sarà come sempre tosto, tenace, prepotente, patriottico, ingordo. Senza talento, appunto.
Però una via per contrastarlo - divertente, irridente, liberatoria, coinvolgente - ora c'è:
richiamare spesso gli ACQUARAGIA DROM e i TARAF DA METROPULITANA, con Mimmo Epifani.

E farli esibire per strada, nei quartieri, su un carro molisano - pugliese - balcanico spinto entusiasticamente a mano.
Deserto battuto.
A botte di PIZZICALAZINGARA.