Federica è tornata. Allecciate le cinture e buon divertimento con la sua satira-

Dopo un periodo di black out completo (non sono stata a New York) fuori dalle mura amiche, eccomi tornata ad Ascoli carica per un'altra stagione di lavoro e fatica.

Lascio le sette valige (cerco di non farmi mancare nulla anche in vacanza ) nel salone di casa e di corsa mi avvio verso il "Del Duca" .

Mi hanno detto che si gioca la Coppa Italia e che il mio Ascoli affronterà, questa sera, il Teramo. C'è chi mi ha riferito, con solerzia, che già con la squadra abruzzese abbiamo giocato in amichevole e, ahimè, abbiamo perso. I miei amici teramani Babà e Ester si premurano, altresì, di rimarcare che non uno, non due, ma tre sono stati i gol che il nostro blasonato team ha rimediato contro i biancorossi neofiti del calcio che conta.

Un pensiero va ai giocatori bianconeri: "E' mai possibile che non vi si possa lasciare soli quindici giorni che combinate queste catastrofi termonucleari?" Eh sì, quando il gatto non c'è i topi ballano. E parecchio direi! Vabbè però ora vediamo di metterci una bella pezza e facciamo vedere loro chi siamo.

Con ardore e un po' troppa temerarietà sfido i miei amici a venire con me ad assistere alla riscossa ascolana per godermi le facce avvizzite e pallide alla goleada dei miei eroi (concedetemi il termine).

Fischio d'inizio della giacchetta nera.

Gli unici volti noti dell'anno passato sono cavallopazzo e Cristiano tornato a vestire il bianconero dopo lo scambio col pit bull Montesanto a cui i colori bianco-azzurri del Napoli fanno risaltare meglio l'abbronzatura.

Dopo appena tre giri d'orologio Pià scalda il portiere Mancinelli e con sguardo di "chi la sa lunga" lancio l'occhiatina al caro Babà. Tace e acconsente (non troppo per la verità).

Ah dimenticavo, il capitano di oggi è proprio il nostro Fabietto Di Venanzio che con cipiglio da condottiero si fionda in campo su tutti i palloni, arpionando e ripartendo. In testa mi ronza la canzoncina del momento "…muovi a tempo il bacino/ sono il Capitano Uncino!".

Al 6' minuto l'inarrestabile Pià calcia a rete un pallone che su tiro del Pampa Sosa viene mal respinto da Mancinelli. 1-0! Vi dirò di più l'Ascoli gioca anche bene.

Al 19' doccia fredda (che di questi tempi è un toccasana) Sanetti, non Zanetti Javier dell'Inter quello che nessuno vorrebbe come avversario, ma Sanetti con la S, infila il Beautiful Coppola che, così, incassa lo stesso gol della partita in amichevole. "Errare è umano ma perseverare è diabolico!" Forse non avete capito: la difesa compreso l'estremo aveva cominciato a giocare alle "belle statuine" .

Nel contempo indiavolato-Pià fa vedere i sorci verdi alla compagine avversaria che però ha una marcia in più: Capitan Biso. E che ci fa il comico di Zelig in mezzo al campo? Purtroppo (per noi) non si tratta di Bisio. Al calciatore teramano manca una vocale seppur (attualmente) abbia lo stesso numero di capelli del più famoso Claudio e sembrino gemelli separati alla nascita.

Intanto tra dilemmi e amnesie inizia la seconda frazione.

La difesa ha cambiato modulo di gioco da "belle statuine" è passata a "un, due, tre, Stella" ed ecco che al 79' del secondo tempo Quadrini beffa nuovamente il beautiful dell'Ascoli e i biancorossi passano in vantaggio.

Destino ineluttabile: sguardo malizioso dei miei amici abruzzesi che se la ridono sotto i baffi.

Forse è meglio smetterla di cincischiare e converrà, quantomeno cominciare, a salire in cattedra.

E "quando il gioco si fa duro.. entra Bonfiglio il panteranera" Et voilà: al 90' pareggio 2-2.

La "pezza a colore" ce l'abbiamo messa e, in merito alla prestazione bruttina offerta dai nostri, come disse la mitica Rossella O'Hara in "Via col vento": "Domani è un altro giorno!"