Quando ho conosciuto il progetto dei ragazzi dell’associazione Arancia Meccanica di Massignano e del critico cinematografico Dante Albanesi, di fare un rassegna itinerante di cortometraggi a Cupra Marittima, Massignano e Montefiore, ho subito capito che si trattava di un’iniziativa interessante e di notevole spessore culturale e sociale. Quello che sino ad ora ho potuto soltanto immaginare, dal 16 agosto ad oggi si è concretizzato materialmente, quando, sia a Cupra Marittima che a Montefiore dell’Aso ho potuto ammirare i bellissimi cortometraggi in concorso per la vittoria del premio finale nelle due rispettive sezioni “Corto Italia” e “Corto Marche”.

 

Inoltre, ho apprezzato una sequenza di eventi speciali come “Il maratoneta” di Marco Leopardi, “Nulla si sa, tutto si immagina…secondo Fellini” della tedesca Susan Gluth che con questo documentario ha voluto omaggiare il nostro indimenticato maestro del cinema, l’omaggio al marchigiano Simone Massi e al suo bellissimo cinema di animazione, “Pietre e sangue” di Claudio Speranza e il corto restaurato “Ippodromi all’alba” di Alessandro Blasetti.

Sono questi gli eventi che a mio avviso stanno distinguendo questo piccolo festival da tanti altri che magari hanno anche molti più mezzi di questi volenterosi ed intraprendenti ragazzi.

Ora, alla vigilia delle serate finali di Massignano, aspettiamo tutti di vedere l’altra anteprima nazionale, “Broken Smile” di Claudio Speranza, cinereporter RAI molto conosciuto in Italia e nel Mondo ma sempre molto legato al nostro piccolo Paese nel quale ha origine la sua famiglia; ma ciò che desideriamo di più è di vedere coronati al meglio gli sforzi dei ragazzi dell’ass. Arancia Meccanica che tanto stanno facendo per emergere (credo proprio che da questo punto di vista siano sulla buona strada) e per valorizzare il nostro bellissimo territorio.

 

A questo punto non mi resta altro che fare i più sentiti auguri ai ragazzi da parte dell’Amministrazione Comunale che sempre li sosterrà affinché possano avere fortuna anche negli anni successivi con questa iniziativa e possano continuare a crescere, perché, in questo caso, si può dire a ragione che le grandi idee nascono nelle piccole realtà.