Caccia al colpevole della flessione turistica di San Benedetto
San Benedetto del Tronto | Continua con la terza parte, il giallo-inchiesta sulla crisi del turismo.
di Francesca Bruni
Cari lettori eccoci qui alla terza puntata del giallo dell'estate: chi è il colpevole della flessione turistica di San Benedetto? Ma prima facciamo il riassunto delle puntate precedenti: raccogliendo gli indizi è saltato fuori una sorta di j'accuse contro gli chalet , che secondo molti avrebbero troppe licenze e danneggerebbero così gli 'affari' degli altri esercenti in maniera sleale.
Quindi cosa potevo fare se non andare a fare qualche domanda a Donatella Marziali , proprietaria del noto 45.com, chalet del notissimo hot circuit della riviera delle palme?
Domanda di rito: il suo chalet ha avvertito la crisi?
Diciamo di sì, si è avvertito circa un calo del 20% rispetto all'anno passato. Più che altro ho notato in generale un modo di spendere diverso: la famiglia che viene qui tende a spendere più volentieri per un pasto completo piuttosto che solo per una bibita e un panino (quindi il contrario rispetto a quello che avevo rilevato al Jonathan ndr)
Ma veniamo al divertimento serale. Il suo chalet si è unito ad altri per creare un circuito che ogni sera della settimana organizza una serata, e quindi sposta gente da un posto all'altro appartenente a questa specie di trust; come è nata questa idea?
- Naturalmente per evitare la dispersione della clientela e per offrire ai giovani la possibilità di divertirsi senza doversi muovere e prendere la macchina per andare fuori città.
Ma questo non rischia di appiattire l'offerta e di schiacciare la concorrenza in maniera quasi sleale?
Beh io la vedo in maniera diversa. Noi abbiamo puntato alla collaborazione, per offrire , ripeto , divertimento ad un buon livello. Qui a San Benedetto non c'è collaborazione tra gli chalet ma c'è solo una tendenza all'accumulo , nessuno vuol lavorare con l'altro ma punta solo al profitto personale.
E cosa mi dice del fatto che molti puntano il dito contro di voi dicendo che il comune vi abbia concesso tante , troppe licenze a tal punto da togliere lavoro ad altri, come i ristoratori?
Dico che in ogni caso il ristoratore lavora tutto l'anno , noi no . Inoltre sul fatto delle licenze vorrei mettere un evidenza che il comune le concede, poi pone dei massimali a queste , poi ancora concede delle deroghe (come quella per ferragosto ad alcuni chalet che rischiavano di restare chiusi a causa della famosa guerra dei decibel ndr).
Quindi non è vero come dice qualcuno che se prima a dettare legge erano gli albergatori ora siete voi degli chalet.
Certo che no . Infatti le deroghe delle licenze non sono state concesse a tutti : agli chalet più vicini agli hotel non è stato permesso di tenere la musica oltre un certo volume.
Deduco allora che non siete poi così contenti delle politica del comune per questa stagione.
Abbiamo un Palacongressi praticamente inutilizzato: portare congressi a San Benedetto darebbe una nuova spinta al turismo della riviera, il target turistico cambierebbe e ci sarebbe un guadagno per tutti : albergatori , negozianti , commercianti ; proprio come avviene in città come Rimini.
In più non c'è nessuna iniziativa culturale in questa città , per esempio spostare il premio Libero Bizzarri ad ottobre ha reso la manifestazione assolutamente inutile dal punto di vista turistico. Tra l'altro le mostre organizzate fin ora sono state di scarsa attrattiva.
Da non dimenticare il fattore prezzi: San Benedetto sembra una piccola Montecarlo , i prezzi sono altissimi! Specialmente quelli degli hotel, che seppure di seconda fila sono troppo costosi per una famiglia che vuole trascorrere una vacanza qui.
Bene , anche questa volta ho avuto le risposte esaurienti, saluto Donatella e me ne vado pensante in vespa à la Nanni Moretti per il lungomare. Mentre guido penso che il cerchio si stringe. Chi sarà Il prossimo ad essere interrogato? Arrivederci alla prossima puntata.
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20/08/2004
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