Operazione "White Nigeria". Sgominata banda di Nigeriani
San Benedetto del Tronto | La banda era dedita allo spaccio di cocaina: tre gli arresti.
Costante è l'impegno dell'Arma dei carabinieri contro il traffico e l,o spaccio di sostane stupefacenti, soprattutto cocaina, sostanza dapprima considerata "di nicchia", oggi diffusa anche tra il ceto medio-borghese della popolazione rivierasca.
Ammonta a circa 50 mila euro il valore della cocaina sequestrata dai carabinieri di Monsampolo del Tronto nel corso dell' operazione "White Nigeria", che ha portato all' arresto di tre nigeriani.
I dettagli dell' operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa convocata dal comandante del Nucleo operativo di San Benedetto, capitano Luigi Dellegrazie.
A finire in manette sono stati una donna, Chukwumah Frances Nwabuawu, 32 anni, e due uomini, Godwin Okoh Eronmonmene, 36, e Desmond Eromomsele, 31, accusati di associazione per delinquere ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Ascoli Adriano Crincoli, sarebbe stata la giovane, l'unica in regola con il permesso di soggiorno e impiegata in una lavanderia industriale della Vallata del Tronto, la mente del traffico di droga, che aveva come base l'appartamento della donna in un condominio di Monsampolo.
Dopo una serie di pedinamenti, i militari sono entrati in azione ieri, fermando la trentaduenne e uno dei due uomini proprio sotto l'abitazione di lei. Perquisiti, i due sono stati trovati in possesso di tre ovuli di cocaina. A questo punto i carabinieri sono entrati nell' appartamento utilizzando le chiavi della donna e, all' interno, hanno sorpreso il secondo complice intento a preparare ovuli di cocaina, mescolando lo stupefacente a glucosio e pasticche di ferro, in una mini-catena di montaggio dalla quale sarebbero successivamente uscite almeno mille dosi da spacciare.
"Cocaina che sarebbe servita per alimentare il mercato locale e quello del vicino Abruzzo, in particolare festini privati - ha spiegato il capitano Dellegrazie -, ma la cosa che ci ha sorpreso è che a organizzare il giro siano state stavolta tre persone di nazionalità nigeriana, un' etnia sino ad oggi più dedita alla clonazione e vendita di cd pirata che allo spaccio di droga".
Le indagini proseguono ora per individuare i canali di rifornimento del terzetto nonchè quelli di vendita dello stupefacente.
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20/08/2003
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Betto Liberati