Proteste in corso per i condomini di una palazzina al quartiere Corva che da Settembre dovranno convivere con 4 ragazzi del Dipartimento di Salute Mentale di Fermo.

Sono soggetti che attualmente hanno un lavoro e attraverso una casa potrebbero avere la possibilità di ricominciare a fare una vita come tutti, avere un luogo dove stare insieme per reintegrarsi di nuovo nella società che troppo a lungo li ha scacciati e lasciati ai margini.

L’azienda sanitaria ha acquistato l’appartamento tre mesi fa grazie ai finanziamenti della Provincia e sta ultimando l’arredo e le piccole manutenzioni interne per essere pronto ad ospitare i 4 ragazzi già dalla metà di Settembre.

Una scelta che non è stata affatto condivisa dalle 7 famiglie che abitano in quel palazzo.
Il mese scorso durante una riunione di condominio, alla presenza del medico del Dipartimento di Salute Mentale Stefano Polimanti e dell’assistente sociale della struttura residenziale riabilitativa di Fermo Cinzia Scaramelli, hanno discusso animatamente del problema senza riuscire a trovare un accordo.
Molti di loro sono anziani che vivono soli e la presenza di questi sconosciuti li intimorisce.
Si chiedono perché la scelta ricada proprio in un condomino e non su una casa singola.

Non hanno niente contro queste persone, ma pretendono di vivere tranquilli visto che “non ci si può fidare nemmeno della gente sana- ha spiegato un’anziana signora che abita in quello stabile- per quale ragione non siamo stati informati prima dell’acquisto, l’azienda ha preso decisioni senza avvertirci e questo non mi sembra affatto giusto” .