Chiesta lattivazione del fondo per le difficoltà negli allevamenti di suini
Ancona | L'assessore regionale Petrini: Lo stato di difficoltà richiede interventi di sostegno per il rilancio del settore.
Su proposta del vice presidente e assessore all'Agricoltura, Paolo Petrini, la Giunta regionale ha avanzato al Ministero delle Politiche agricole la richiesta di attivazione del fondo per la crisi negli allevamenti di suini.
"Lo stato di difficoltà richiede interventi di sostegno per il rilancio del settore - spiega Petrini - la Finanziaria dello scorso anno ha istituito un fondo per le crisi di mercato, ora è necessario che il Ministero definisca le modalità operative per dar seguito agli interventi".
Nel luglio scorso il vice presidente aveva incontrato i rappresentanti della filiera suinicola regionale. Durante l'incontro era stata rappresentata la grave crisi che riguarda il mercato. Una delle motivazioni della perdurante situazione negativa, è emerso, sta nell'aumento del costo dei mangimi da un lato e nella riduzione del prezzo di vendita dei suini da macello dall'altro.
Di qui una serie di richieste al Ministero delle Politiche agricole, tra cui il riconoscimento dello stato di crisi del settore. Nel frattempo i tecnici regionali sono stati coinvolti a livello nazionale dal Ministero, nella prospettiva di un vero e proprio piano di settore suinicolo.
Cambiamento di impostazione produttiva, diretta a favorire prodotti congelati rispetto a quelli freschi, per cogliere le nuove preferenze dei consumatori che si stanno affermando. Fronteggiare la crescente importazione dall'estero, sono queste alcune delle sfide che le aziende marchigiane del comparto devono affrontare nel prossimo futuro. Anche per questo è necessario l'intervento del fondo di sostegno, richiesto dalla Giunta.
Nella regione sono presenti circa settemila allevamenti, con un centinaio di aziende dalle dimensioni significative, per una produzione totale di 110 mila suini - il 70 per cento dalle aziende di maggiori dimensioni. Il settore suinicolo rappresenta nelle Marche oltre il 22 per cento della produzione zootecnica e oltre il nove per cento di quella agricola totale. Una realtà significativa da sostenere e rilanciare attraverso misure che dovranno comunque essere compatibili con gli orientamenti europei sugli aiuti di stato al settore agricolo.
"Lo stato di difficoltà richiede interventi di sostegno per il rilancio del settore - spiega Petrini - la Finanziaria dello scorso anno ha istituito un fondo per le crisi di mercato, ora è necessario che il Ministero definisca le modalità operative per dar seguito agli interventi".
Nel luglio scorso il vice presidente aveva incontrato i rappresentanti della filiera suinicola regionale. Durante l'incontro era stata rappresentata la grave crisi che riguarda il mercato. Una delle motivazioni della perdurante situazione negativa, è emerso, sta nell'aumento del costo dei mangimi da un lato e nella riduzione del prezzo di vendita dei suini da macello dall'altro.
Di qui una serie di richieste al Ministero delle Politiche agricole, tra cui il riconoscimento dello stato di crisi del settore. Nel frattempo i tecnici regionali sono stati coinvolti a livello nazionale dal Ministero, nella prospettiva di un vero e proprio piano di settore suinicolo.
Cambiamento di impostazione produttiva, diretta a favorire prodotti congelati rispetto a quelli freschi, per cogliere le nuove preferenze dei consumatori che si stanno affermando. Fronteggiare la crescente importazione dall'estero, sono queste alcune delle sfide che le aziende marchigiane del comparto devono affrontare nel prossimo futuro. Anche per questo è necessario l'intervento del fondo di sostegno, richiesto dalla Giunta.
Nella regione sono presenti circa settemila allevamenti, con un centinaio di aziende dalle dimensioni significative, per una produzione totale di 110 mila suini - il 70 per cento dalle aziende di maggiori dimensioni. Il settore suinicolo rappresenta nelle Marche oltre il 22 per cento della produzione zootecnica e oltre il nove per cento di quella agricola totale. Una realtà significativa da sostenere e rilanciare attraverso misure che dovranno comunque essere compatibili con gli orientamenti europei sugli aiuti di stato al settore agricolo.
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21/08/2008
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