Mettete a cena gli sfizi della gastronomia tipica piceno – marchigiana e i doc dell’azienda agricola ‘Ciù – Ciù’, oltretutto al mare, o meglio allo chalet 22, di Dario Gabrielli e famiglia, sul lungomare Trieste, a San Benedetto, è il successo è assicurato.

Merito della Confesercenti, dal presidente Nino Capriotti al segretario regionale e provinciale, Paolo Perazzoli, che, oltre a sponsorizzare gli appuntamenti culturali, cioè ‘Scrittori sotto le stelle’ promuove il matrimonio con gli antichi sapori della gastronomia ‘fatta in casa’.

Periodicamente, ai gustosi antipasti con prosciutto, ciauscolo, salame, lonza, cacio pecorino, ai maccheroncini di Campofilone, dell’azienda Enzo Rossi, alle alici scottadito e alle olive fritte all’ascolana vengono abbinati i migliori vini del Piceno.

Un bel gustare, come l’altra sera, quando Walter Bartolomei, il più giovane della dinastia ‘Ciù Ciù’, ha presentato alcuni vini doc: dal falerio ‘Oris’ allo chardonnay ‘Gaudeo’, dal pecorino in purezza ‘Le Merlettaie’ ai rossi ‘San Carro’, un mix di sangiovese, merlot e barbera ed ‘Esperanto’, l’ultimo nato, frutto del connubio tra montepulciano e cabernet.

Un gran bere, a conferma che l’azienda agricola ‘Ciù Ciù’, nata nel 1970 / 71, grazie all’impegno dei coniugi Natalino e Anna Maria Bartolomei, è tra le più importanti realtà nel settore vitivinicolo e continua, con il prezioso bagaglio di esperienza e saggezza di papà Natalino, l’affascinante e coinvolgente percorso di qualità, per l’attenzione che vi dedicano i giovani figli Massimiliano e Walter. Il risultato?

La serie di vini proposti da Walter Bartolomei hanno più che soddisfatto il palato fine dei tantissimi ospiti. Tant’è che, al termine dell’appuntamento enogastronomico, di vino neppure a parlarne: bottiglie ‘scolate’. Prosit.