Dopo le ultime vicende di questi giorni in merito alla presunta irregolarità dei 7 concorsi pubblici promossi dal Comune di San Benedetto, Bruno Gabrielli consigliere comunale di Forza Italia ha indetto stamane una nuova conferenza stampa, per puntualizzare alcuni aspetti relativi alla sua azione di controllo nonché per metterne in luce dei nuovi.

Ma andiamo per ordine. Giorni fa il consigliere del PDL accusava l'amministrazione ed in particolare l'Ufficio del personale di non aver considerato assolutamente le domande di mobilità volontaria pervenute all'ente prima dell'espletamento delle pratiche concorsuali.

Immediata è stata la risposta della D.ssa Daniela Pucci la quale tirata inevitabilmente in causa poiché responsabile dell'Ufficio del Personale, sostiene l'assoluta infondatezza delle polemiche avanzate dall'opposizione assicurando al contempo un' immediata verifica da parte degli organi dirigenziali i quali avrebbero fornito a breve le dovute motivazioni di merito.

Ebbene, le motivazioni sono arrivate, anche a Bruno Gabrielli che quest'oggi le ha rese note: gli uffici competenti non avrebbero ritenuto idonei coloro che hanno presentato le suddette domande.

La questione sembrerebbe risolta se non fosse che il consigliere Gabrielli, dopo aver espletato le dovute verifiche, ha scoperto come tali richieste siano state recapitate all'ente comunale ad appena due mesi di distanza dalla data di pubblicazione dei bandi di concorso. Dunque, commenta Gabrielli "imbarazzante deve essere stato per i dirigenti formulare dei pareri soltanto ad oggi, anziché prima dell'espletamento delle procedure concorsuali (come la legge prevede), obbligati a decisioni che fanno tremare i polsi".

Superato, per così dire, il discorso delle domande di mobilità, salta fuori un altro aspetto che Bruno Gabrielli puntualizza: "esiste una graduatoria di merito risalente all'anno 2005 relativa ad un concorso indetto dal Comune di San Benedetto per la copertura di 1 posto di istruttore amministrativo. Perché - si domanda Gabrielli - il comune non ha prima considerato i candidati presenti in tale graduatoria?"

"Pur non figurando questo come un obbligo, la domanda tuttavia sorge spontanea in quanto, la legge prevede la valenza triennale della graduatoria e dunque - fa notare il consigliere di F.I. - la logica vorrebbe che la macchina amministrativa si fosse avvalsa anche di tale "supporto" non solo per economizzare la spesa pubblica, ma soprattutto nel rispetto di coloro che già da qualche anno sono rientrati per merito in tale graduatoria".

Bruno Gabrielli si augura che venga fatta piena luce sui fatti evidenziati, anche attraverso una più coesa ed incisiva partecipazione dei sindacati i quali fatta eccezione per la CISL, ad oggi, sono silenziosi al riguardo.

Il consigliere del PDL preannuncia una eventuale interrogazione politica e promette un esposto da presentare alla Corte dei Conti, affinché il suo ruolo di consigliere comunale all'opposizione trovi piena legittimità in una precisa e puntuale azione di controllo.