Tanti specialisti di settore, tra medici, direttori di centri riabilitativi, sociologi e psicoterapeutici, hanno dato vita ad un dibattito sugli adolescenti e la droga insieme ai due giornalisti de "La Repubblica" Federica Angeli e Emilio Radice intervenuti ieri sera, presso lo chalet "La Promenade", per promuovere il loro libro-inchiesta "Cocaparty, Storie di ragazzi tra sballi, sesso e cocaina", nell'ambito della chermesse "Scrittori sotto le stelle", in collaborazione con la Confesercenti e la libreria "La Bibliofila".

Il libro, nato da una inchiesta fatta per il noto giornale nazionale dopo che l'ex ministro Amato diede l'allarme per l'incremento da parte dei giovani all'uso di cocaina, è una raccolta di storie dove i protagonisti, ragazze e ragazzi tra i 12 e i 16 anni, raccontano, ai due colleghi giornalisti, la loro vita tra sesso, droga e sfrenata libertà. Non sono storie inventate ma l'amara realtà della vita metropolitana di una Roma che, di notte, sembra nascondere la sua infinita bellezza per dare spazio ad un lato oscuro che molto spesso conosciamo ma non vogliamo ricollegare a noi.

Purtroppo la realtà è ben altra. Perché queste cose non succedono solo nelle grandi metropoli ma anche a casa nostra, mentre noi siamo a lavoro e nostro figlio solo in casa...forse.
Perché chi fa uso di cocaina non si vede, non riesci a riconoscerlo, in particolar modo, se si tratta di tuo figlio, improvvisamente la vista sembra annebbiarsi completamente.

Perchè nel nostro mondo, che vogliamo sia perfetto a tutti i costi, queste cose succedono solo ai figli degli altri, mai ai nostri.
Perché: "persino di fronte alla realtà di un provvedimento giudiziario nei confronti di un figlio beccato a sniffare, il genitore è sempre pronto a giustificare" spiega l'avvocatessa Roberta Alessandrini, presentatrice dell'incontro.

La realtà, nuda e cruda, è ben descritta dagli autori che per necessità e per curiosità sono scesi nelle strade di Roma, della Roma notturna fatta di wine-bar, pub, discoteche, parlando e mescolandosi con i/le giovani di varia estrazione sociale, italiani e non, che spacciano con la stessa facilità con cui si comprano le caramelle e sempre con il "cinquantino" di euro in tasca che papà e mamma hanno dato per uscire, che tirano sugli specchietti dei motorini e che si prostituiscono nei bagni dei locali per una dose.

Emerge - come mai prima d'ora - dalle pagine di questa inchiesta un quadro allarmante e sorprendente di fronte a cui non è possibile chiudere gli occhi: un intreccio fatale, inconsapevole, cinico tra adolescenti, sesso e cocaina, che ha luogo ogni giorno, per lo più in un teatro istituzionale: la scuola, a casa, dall'amico, per strada. E a sollevare il velo su questa inesorabile realtà sono proprio i ragazzi che, qui,si raccontano.

Un libro duro, non piacevole, ma essenziale soprattutto per tutti i genitori che non realizzano ancora quanto il proprio "bambino" sia cresciuto e sia più furbo di loro, che non sempre è così innocente come può sembrare e soprattutto perché le cose brutte, come già detto, non succedono solo alle famiglie degli altri ma molto spesso sono in casa nostra, mentre stiamo guardando in salotto la TV e nostro figlio è in camera da solo.