"Il sottopasso rappresenta la porta d'ingresso al Villaggio del Lavoro e, nel breve periodo, alla città perché da qui partirà un'arteria molto importante di circa nove metri che si collegherà con la circonvallazione sud. Sarà possibile spostarsi in tre direzioni: San Liborio, Santa Maria e centro urbano. Si tratta di un'importante opera che va a risolvere i problemi della viabilità e della sicurezza realizzata dalla Calepio Scavi con un investimento di quattro miliardi di vecchie lire come previsto dalla convenzione a suo tempo stipulata con il comune".

 

Era il 25 febbraio scorso quando il sindaco Giovanni Basso, intervenne ad una cerimonia piuttosto singolare organizzata lungo la strada Mezzina per dare conto alla stampa e alla città della riapertura della circolazione regolare lungo quell'arteria. Con lui si ritrovarono in tanti: sindaco e assessore Di Battista, assessore provinciale nonché vice presidente della Provincia Giulio Saccuti, Andrea Ruggeri in rappresentanza della Calepio Scavi, tutti con i rispettivi tecnici. In quell'occasione si disse che per il completamento dei lavori del sottopasso - che fino a quel momento avevano ritenuto necessaria la circolazione in un'apposita bretella - era questione di giorni visto che mancava solo l'asfalto.

"L'azienda mi dice che è questione di qualche giorno - fu lo stesso Basso a dichiararlo alla stampa - ma da allora di tempo ne è passato, e pure molto.

 

E le colpe dei ritardi, stando ad indiscrezioni circolate di recente, non andrebbero cercate molto lontano dalla sede comunale visto che - voci piuttosto insistenti lo confermerebbero - ci avrebbe messo lo zampino una certa dimenticanza relativa all'esproprio di qualche terreno. Nulla di preciso, indiscrezioni si diceva, ma il dato di fatto è inconfutabile: alla fine di agosto, il sottopasso è ancora lontano dall'arrivare.