Un autentico showman della tastiera, virtuoso dalla padronanza tecnica assoluta. Il concerto dell’ucraino Alexander Romanovski che si è svolto lunedì scorso nell’ambito del III FestivaLiszt di Grottammare ha letteralmente mandato in visibilio il folto pubblico che gremiva la chiesa di Santa Lucia.  Oltre 250 spettatori , alcuni dei quali rimasti in piedi. 

A soli 21 anni ( compiuti alcuni giorni fa) ha dimostrato doti di un pianista più che esperto in un crescendo di intensità sonore e trasporto interpretativo iniziando con la sonata n.9 “Messe Noire” di Skrjabin per proseguire, per rimanere in tema, con “ Mephisto Walzer” di Liszt quindi “Gavotte” di Rameau” per concludere con le “Variazioni su tema di Paganini” di Brahms.

Applausi a non finire del pubblico. Dal primo bis, l’emozionante Notturno di Chopin, opera postuma, è stata un’ ovazione. Non si è risparmiato, il giovanissimo pianista reduce dal Festival La Roque d’Antheron dove vengono chiamati a suonare i più grandi musicisti da tutto il mondo, concedendo altri due bis, un brano di Skrjabin ed una polka di Rakhmaninov. Uno spettacolo unico vedere le sue lunghe ed affusolate mani danzare sulla tastiera in un impeto sempre più vorticoso.

Tra il pubblico tanti appassionati ed esperti di musica fra cui il presidente del Festival Piano aux Pyrénées, Christophe Baillet, il musicista pesarese Paolo Marzocchi, acclamato interprete lisztiano, il docente del Conservatorio “Rossini “ di Pesaro, Giovanni Valentini, già maestro di Romanovski, Pieralberto Biondi, già docente al Conservatorio S.Cecilia di Roma, il direttore della pinacoteca di Ascoli Piceno, Stefano Papetti, il sovrintendente dell’associazione culturale “Bichi Reina Leopardi Dittajuti”, Andrea Carradori.

Ad assistere al recital, seduti in prima fila, Vincenzo Marini Marini, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, sponsor dell’evento, l’assessore alla cultura Enrico Piergallini ed il presidente del Consiglio comunale, Stefano Fabbioni.

Nel dopo festival, al ristorante Osteria dell'Arancio, in compagnia della giovane mamma Tania, che non l’abbandona un attimo, Romanovski ha dichiarato di studiare più di 10 ore al giorno e di concedersi poche distrazioni.  Non ha messo mai piede in una discoteca, come tanti giovani della sua età.

Dopo il Premio Busoni, vinto nel 2001, è richiestissimo dai più importanti festival internazionali, e mediamente tiene un centinaio di concerti all’anno. Anche Baillet estasiato dalla sua esibizione l’ha invitato per il prossimo anno al Festival che si tiene ai piedi dei Pirenei.

Nel frattempo cresce l’attesa per il concerto del francese Pierre Reach, il 25 agosto ore 21,30, e per il grande evento del 26 agosto, la consegna del Premio Liszt alla carriera al grande pianista inglese Leslie Howard.