Affrontare al più presto per rivedere, riqualificare ed ampliare la disponibilità di alloggi ad affitti sostenibili. Questa la conclusione alla quale sono giunti Amministazione ed E.R.A.P. (ex I.A.C.P.). All’incontro svoltosi martedì 22 agosto nelle sale del Comune erano presenti per l’Istituto di Ascoli Piceno Alessandro Filiaggi e Mirko Trapè nelle vesti di Presidente e Direttore. Per la Giunta il Sindaco Giovanni Gaspari, l’assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili, l’architetto Luigina Zazio, il dirigente all’Urbanistica Giovanni Polidori, il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti e alcuni Presidenti di Commissioni tra cui Libero Cipolloni dei LL.PP.

Secondo Giuseppe Zanghì , attuale facente funzioni dell’Ufficio Casa, sono attualmente 244 le famiglie che a tutt’oggi hanno presentato richiesta ufficiale per poter disporre di un alloggio popolare mentre arrivano a ben 1.700 e oltre le richieste registrate che vanno dai contributi pubblici per l’affitto all’acquisto della prima casa. Da un alloggio parcheggio ad un alloggio di edilizia popolare, ecc. Solo le richieste di contributo per gli affitti sono state circa 350 nel 2005, e 280 i contributi assegnati. Il bando per l’anno 2006 verrà pubblicato tra la fine di agosto e l’inizio di settembre.

Intanto, per dare un segno tangibile, seppur minimo, delle reali intenzioni di affronatre quanto prima il problema a giorni verranno messi a disposizione circa 5 alloggi ormai pronti o bisognosi di ultimi ritocchi. Tre di questi si trovano in Via De Amicis, 1 in Via Togliatti, 1 in Via Trento. Poi quanto prima, (al prossimo Consiglio Comunale ?) verrà presentato il cambio di destinazione e la consegna all’Erap del lotto n. 4 nel Peep (Piano per l'Edilizia Economica Popolare) SS. Annunziata, non distante dall’incrocio tra la Salaria e il ponte dell’autostrada A14, affinché vengano realizzati 12 appartamenti di edilizia popolare.

Questo lotto esce dunque da un accordo di programma pubblico-privato stipulato poco meno di dieci anni fa, al quale la ditta Solidil (parte privata) non aveva dato seguito visto che nell’accordo si prevedeva la riqualificazione della zona intorno all’ex mattatoio dove la ditta aveva bisogno di una striscia di terreno di proprietà privata il cui prezzo fu ritenuto troppo esoso.

Sempre nel Quartiere Agraria, zona Annunziata, in una parte della zona oggi destinata a “Centro servizi” (negozi, ambulatori, ecc), che si estende per circa 13 mila metri quadrati al centro della stessa area Peep, verranno realizzati alcuni alloggi ad affitto concordato, previa variante urbanistica al Piano regolatore generale.

Questi due interventi verranno discussi nella riunione della commissione urbanistica già convocata per giovedì 31 agosto alle ore 19, per poi approdare al prossimo consiglio comunale. Dopo l’assegnazione di queste aree all’Erap, quest’ultimo redigerà e presenterà al Comune i progetti.

Soddisfazione generale a conclusione dell’incontro. Per l’Assessore Emili:”Finalmente siamo riusciti a smuovere e a dare una scossa decisa all’avvio di un programma per risolvere la grave situazione in cui versa l’edilizia popolare completamente dimenticata dalla passata Amministrazione”. Mentre per l’Architetto Luigina Zazio “ Era di assoluta importanza concordare una strategia con l’Erap anche perché, dopo la nuova riforma dell’Ente, la sua funzione non è più la semplice edificazione di alloggi popolari ma anche la ricerca di sostegno e collaborazione con i comuni interessati. Abbiamo bisogno di cambiare l’estetica, di introdurre nuove forme di risparmio energetico e di sperimentare forme nuove ed innovative di una “edilizia per tutti” bisognosa di qualità e dignità, requisiti fino ad oggi negati”.

Libero Cipolloni, Presidente Commissione LL.PP :”Questi primi tre o quattro alloggi già a disposizione non sono che una goccia nel deserto a monte della richiesta totale ma è pur sempre un segnale e una prova che finalmente siamo usciti dal completo immobilismo di questo ultimi anni”. Si pensa già a nuove aree, da individuare seguendo una rigorosa ricerca a “macchia di leopardo” per scongiurare l’effetto ghetto. Verranno altresì messe a disposizione aree per nuovi interventi, ma anche ristrutturati immobili dismessi, da cui ricavare alloggi da assegnare con diverse formule.