Le notizie sempre più preoccupanti riguardanti la sanità, specie quella sambenedettese, non autorizzano particolari entusiasmi da parte del cittadino che deve subire, come nel caso della cardiologia del “Madonna del Soccorso”, riduzioni del servizio “causa ferie” proprio nel momento in cui la città rivierasca, con l’afflusso turistico, subisce la moltiplicazione dell’utenza.
Una situazione già abnorme che è stata ulteriormente aggravata delle decisioni della Giunta Regionale che nello scorso luglio (prima con la delibera n. 774 del 6/7/06 poi con la n. 942 del 31/07/06) ha deciso il blocco delle assunzioni “salva autorizzazione in deroga” da parte della Giunta Regionale.

Una decisione motivata alla luce delle esigenze di contenimento della spesa che ha tuttavia messo in ginocchio l’intero servizio sanitario regionale. Specie nelle aree periferiche dove da sempre si sconta una drammatica condizione di minorità rispetto ai grandi centri ospedalieri marchigiani. Concorsi primariali ( e non) bloccati, personale infermieristico non integrabile, reparti sguarniti per carenza di organico: sono ormai notizie di sapore quotidiano che alimentano una protesta collettiva nei confronti della Regione.

 Protesta promossa anche da settori sindacali tradizionalmente non ostili al centro sinistra come la CGIL. Eppure dalla paralisi amministrativa indotta dal blocco delle assunzioni qualcuno si “salva”. Manco a dirlo succede ad Ancona dove (apparentemente in barba alle due delibere regionali prima citate) l’Azienda Ospedaliera di Torrette continua a bandire concorsi senza aver ottenuto nessuna autorizzazione regionale.

E’ successo l’11 agosto scorso quando a Torrette è stato bandito un concorso per l’assunzione di un assistente sociale (scadenza 26 agosto) in assenza di deroga preventiva della Giunta Regionale.
Figli e Figliastri ? E’ la domanda che sorge spontanea quando, al contrario, sul territorio ci si scontra con i NIET regionali alle richieste di personale in favore di “reparti di frontiera” che - in qualche caso – non sono neppure in grado di fornire fornire assistenza sulle intere 24 ore. E’ la domanda in particolare che ho posto a Presidente della Giunta regionale Spacca ed all’assessore alla sanità Mezzolani attraverso una specifica interrogazione depositata questa mattina.

I sacrifici non sono facili per nessuno, soprattutto nel campo della salute. Ma diventano insopportabili quando ci si accorge che non sono neppure equamente distribuiti. Il caso delle assunzioni anconetane e delle contestuali riduzioni sambenedettesi (vedi caso cardiologia) ne costituiscono un chiaro esempio.

* Consigliere Regionale AN