San Basso, Vescovo e martire, Patrono di Cupra Marittima, sarà festeggiato per ben due giorni, oggi e domani, nella cittadina adriatica. Secondo la tradizione il corpo di San Basso fu portato a Cupra per mare agli inizi del VI secolo tra le invasioni dei Vandali e quelle dei Longobardi...Ora è conservato in un'urna di marmo rosso di Verona sotto l'altare maggiore della chiesa a lui dedicata.

Esso si è presentato intatto a tutti gli esami necroscopici effettuati nel corso dei secoli. La festa fu istituita nel ricordo della duplice traslazione del corpo di San Basso: da Nizza a Cupra Marittima (o Civita), risalente nei primi anni del VI secolo, e dalla Civita al castello di Marano (Cupra alta), avvenuta nel 904. Un momento religioso, molto intenso della festa, è la Santa messa, domani alle 21,15, in località San Basso Fora, presso la cripta della antichissima pieve.

E' una  occasione unica per ammirare, una delle più importanti pievi delle Marche, quasi sempre chiusa al pubblico. Quest'ultima fu costruita agli inizi del secolo X. Ci restano-dice lo storico Delio Pacini- le tre absidi volte a levante, la pianta basilicale a tre navate, la parte inferiore del campanile a ponente e la cripta ancora intatta nella semplicità della sua struttura: vi si ammirano due grosse e rudi colonne attualmente incalcinate, capitelli dalla forma geometrica, la volta a bassa crociera e una griglia sull'antico sepolcreto, già sede dell'altare ora addossato alla parete interna; alla cripta, posta sotto il presbiterio sopraelevato di alcuni gradini, si accedeva da due scalette scendenti dalle absidi laterali, o anche dall'esterno, come è possibile tuttora, attraverso una porta che si apre sul lato nord.

E' possibile che la chiesa sorgesse ad opera dei monaci di Farfa, i quali furono  dei grandi propagatori di alcuni culti particolari, come quello appunto di San Basso. Subito dopo la messa, presieduta dal Vescovo Gervasio Gestori, ci sarà una solenne processione, con fiaccolata,  con la reliquia di San Basso per le vie cittadine. Il momento spirituale culminerà con la suggestiva benedizione del mare. Accanto ai momenti religiosi si alterneranno quelli civili.

Presso il lungomare Romita, infatti, sarà dato il La alla micidiale sagra degli gnocchi ai frutti di mare. Non mancheranno, poi, gli intrattenimenti musicali fino a tarda notte, gli spettacoli di vario genere e il cabaret di Francesco Serra. Le due intense giornate festive si chiuderanno, come tradizione vuole, con la Barca di Fuoco, uno spettacolo pirotecnico da non perdere, sul mare.