Con rammarico, visti i recenti interventi sulla stampa, siamo costretti a ritornare sulla questione del "Barbiere di Siviglia" in Piazza del Popolo che da opera lirica si sta trasformando in una farsa a causa delle continue imposizioni da parte dell'Amministrazione Comunale con disconoscimento degli accordi raggiunti nel tempo dopo numerosi incontri.Come se non bastasse, dovremmo anche accettare le "filippiche" di alcuni personaggi che, forti di altre esperienze e competenze, si permettono di criticare, moralizzare imprenditori locali e cittadinanza.

La Confcommercio non accetta questo modo di fare né da parte dell'Amministrazione né da parte di chiunque vuole pontificare sul bene comune.

La Confcommercio è sempre convinta della validità delle iniziative culturali - forse meglio nelle sedi opportune - o di qualsiasi altro evento che promuova l'immagine di Ascoli, ma ciò non può essere realizzato come una imposizione sulle spalle del cittadino ascolano, sia esso residente e/o imprenditore, ma deve essere prevista una fase preliminare di consultazione per trovare le giuste soluzioni usando il buon senso, con il rispetto delle regole e della dignità di tutti coloro che a qualsiasi titolo ne sono coinvolti.