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Chick lit? Il divertimento è garantito.

| Frizzante, spassoso, divertente...

di Federica Poli

Si chiama chick-lit ed è il nuovo genere letterario che sta prendendo piede in questa lunga estate calda.

Si rivolge principalmente alle trentenni ancora in cerca di identità ( e ce ne sono molte credetemi) e in modo spassoso e, ancor più, definirei chiassoso descrive un mondo non troppo lontano da chi legge.

Si tratta di giovani autrici, per la maggior parte inglesi, che parlano alle ragazze con un linguaggio di facile apprendimento e, soprattutto, di facile digestione. A chi non è capitato di leggere un libro e pensare "Che polpettone!" e magari lasciarlo lì a giacere tra le montagne di cose mai finite come centrini ad uncinetto, vecchi maglioni di lana per il nostro fidanzato lasciati a metà o, quella tovaglia a punto a croce che: "appena avrò tempo riprenderò". Beh, vi assicuro che questi libri non arriveranno a poggiarsi nella catasta di quelli mai letti o mai terminati, li divorerete e troverete in ognuno la vostra chiave di lettura e la morale buonista e mai anticipata. Il divertimento a leggerli è quantomeno scontato.

Io mi sono avvicinata a questo genere per caso ed, essendo una grande amante della lettura, ho una biblioteca molto varia.

Dopo aver messo a dura prova la mia resistenza con "i Fratelli Karamàzov" di Dostoevskij che penso si legga una sola volta nella vita e mai più, cercavo qualcosa di frivolo per alleggerire il carico.

Vi confido che per me è un divertimento in primis entrare in libreria, so quando varco l'uscio d'entrata ma non quando ne uscirò, spesso chi è con me deve portarmi via con la forza.

Di solito inizio a scorrere i vari titoli e a guardare le copertine per scorgere quella che si addice di più al mio stato d'animo attuale.

Quel giorno mi sentivo alquanto carica emotivamente e volevo qualcosa che mi soddisfacesse anche dal punto di vista estetico. Mi piacciono le cose belle e guardo anche alla presentazione di un libro.

Eccolo in prima fila il romanzo "Non sposate quella donna" . "Che titolo accattivante!" La copertina poi riportava un vestito da sposa appeso ad una stampella ed un bel bouquet di rose arancio. Il mio gusto estetico era soddisfatto.

Ora dovevo solo passare a leggere la biografia dell'autore del libro: Jenny Colgan nata in Scozia nel 1972 "Siamo quasi coetanee", ha lavorato nello spettacolo, il debutto del libro si è rivelato plurimiliardario ed i diritti sono stati venduti a diversi Paesi europei e non. Questo libro si prepara ad essere proposto in un film. "Interessante" ho pensato.

Ora vediamo i commenti delle testate inglesi e non, che ne hanno curato la recensione: "Un caso editoriale che somiglia ad una favola…un romanzo tutto da leggere" (Corriere della Sera), "Spiritoso e vivace" (The Times).

A questo punto non resta che leggerne la trama (rivista, ovviamente, da me che poi l'ho comprato e divorato in tre giorni): disastrose peripezie di due amiche che tentano di sabotare il matrimonio di un'ex compagna di scuola diabolica ed arrampicatrice. Esilaranti situazioni al margine del paradosso che però restano, pur sempre, ancorate alla dura realtà della vita e che sono quanto più credibili si possa immaginare.

In fondo, a chi non è mai accaduto di venire a sapere che una vecchia amica con la "puzza sotto il naso" stesse per coronare il proprio sogno d'amore proprio nel momento più buio dell'esistenza quando il fato sembra essersi accaniti contro di noi? E chi, in quei frangenti, non ha pensato bonariamente "Ma guarda un po', a questa vanno tutte dritte e io invece non ne azzecco una!"

È uno stile, quello del libro, molto frizzante, leggero, in cui ogni donna sui trent'anni, potrebbe riconoscersi ed immedesimarsi.

D'altronde il bello della lettura è proprio quello di entrare in un mondo parallelo che ci fa sognare di essere protagoniste di una storia che non è la nostra ma le si avvicina un po' e, con un pizzico di curiosità, possiamo addirittura sapere come andrà a finire. È una lettura gustosa, chiassosa ma rilassante.

Lo consiglierei a chi sotto l'ombrellone o, nella siesta pomeridiana, voglia riderci su.

"Non sposate quella donna" per me è stato una vera rivelazione, e, pur continuando a leggere testi di diversa caratura, mantengo un filo diretto con il genere chick-lit annoverando molti di questi libri nella mia biblioteca personale.

Mi riprometto, altresì, di acquistare "Apro gli occhi e ti penso" della stessa autrice il cui debutto nella letteratura inglese con "Non sposate quella donna" è stato etichettato, a ragione, come "caso letterario".

30/08/2003





        
  



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