LAscoli batte di misura il Bari e passa il turno
Ascoli Piceno | Uno strepitoso Pesce prende per mano i bianconeri e qualifica lAscoli al turno successivo. Ora il Bologna.
di Redazione
Le due squadre al calcio d'inizio
I bianconeri hanno comunque saputo sopperire con un gran movimento sulle fasce (Guberti conferma di valere la categoria superiore e di Pesce si è già detto). Una compagine globalmente solida ma che in avanti ha risentito della pesante assenza del bomber Bucchi, ancora infortunato.
La squadra pugliese è apparsa poco incisiva nel reparto avanzato, nonostante Barreto e Volpato (l'ex Maniero sedeva in panca) siano giocatori da tenere sotto controllo costantemente, in grado di mettere sempre la zampata vincente. I padroni di casa si presentano con il 4-4-2 (stesso modulo dei "galletti") e la conferma del tandem Soncin - Falco, il cui feeling va però perfezionato.
Questa la cronaca. La partita inizia al piccolo trotto con un Ascoli più volenteroso che pericoloso; il Bari si limita a chiudere gli spazi ripartendo di rimessa grazie alla velocità di Barreto. Il Mister Di Costanzo rimescola le carte invertendo la posizione di Job e Guberti, salvo ripensarci poco dopo non avendo ottenuto i frutti sperati. La prima azione degna di nota è del Bari che con Rivas al 19' impegna Taibi dal limite. Al 35' sono sempre gli ospiti a sfiorare la marcatura allorché Masiello riesce a sprecare da pochi metri.
Il Bari capisce che è il momento di affondare e non si risparmia e può recriminare anche per un rigore (trattenuta di Pesce ai danni di Barreto) che il direttore di gara, Brighi di Cesena, non vede (in più di un'occasione male coadiuvato dal primo assistente).
Si va al riposo con la sensazione che le squadre si siano risparmiate. Differente l'approccio nella seconda frazione. Dagli spogliatoi esce un Ascoli rigenerato e il Bari ne accusa la velocità. Guberti inizia una personale sfida e ripetutamente spaventa Gillet, soprattutto con tiri da fuori. Soncin inizia a sgusciare da tutte le parti e a confezionare assist che però non producono l'effetto sperato. Ma il goal è nell'aria e ogni affondo del Picchio può essere quello buono. E infatti giunge al 21' con un siluro di Pesce da fuori. L'estremo difensore barese si allunga più che può ma non basta: la palla si spegne in fondo alla rete.
Il tecnico del Bari, Conte, capisce che c'è il rischio di subire l'uno-due e corre ai ripari: cambia Masiello con Sodinha. Risposta immediata di mister Di Costanzo che avvicenda Job con Sommese e a dieci minuti dal termine l'albanese Cani per Falco. Il Bari risponde mandando in campo il giovane Kamatà che pone non pochi pensieri alla difesa bianconera; uno di questi proprio in extremis quando a un minuto dal triplice fischio offre a Caputo la palla del pareggio, ma la porta di Taibi resta inviolata.
Un Ascoli, dunque, che svolge bene il proprio compito davanti ai propri tifosi (anche ieri circa 4000) e liquida un Bari che riscuote molto credito tra gli addetti ai lavori per salire nella massima divisione. Ora sulla strada dei bianconeri ci sarà il Bologna dell'ex Bernacci, ma prima ci sarà l'impegno con il Vicenza per la prima di campionato (sabato alle 16:00). Sarà l'occasione per confermare subito il proprio valore in partite dai punti pesanti sin da subito.
Queste le formazioni:
ASCOLI: Taibi; Nastos, Melucci, Micolucci, Pesce; Job (24' st. Sommese), Luci, Di Donato, Guberti (42' st. Giallombardo); Falco (35' st. Cani), Soncin. A disp.: Guarna, Cioffi, Raffaello, Di Tacchio. All. Di Costanzo.
BARI (4-4-2): Gillet; Galasso, Masiello A., Esposito, Parisi; Rivas (15' st. Kamatà), De Vezze, Bianco, Masiello S. (22' st. Sodinha); Volpato (32' st. Caputo), Barreto. A disp.: Santoni, Stellini, Gazzi, Maniero. All. Conte.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Rete: 21' st. Pesce.
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24/08/2008
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